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MotoGP, Franco Morbidelli: “Amicizia senza filtri con Valentino Rossi. Non c’è sorpasso che possa ledere il rapporto”
Franco Morbidelli si è reso protagonista di un eccellente Mondiale MotoGP 2020. Il romano ha concluso la stagione in seconda posizione nella classifica generale alle spalle dello spagnolo Joan Mir, vincendo tre gare ed entrando a tutti gli effetti in una nuova dimensione. Il centauro della Yamaha Petronas ha dimostrato tutto il suo talento e ha fatto capire concretamente di essere un pilota in grado di puntare ai massimi traguardi, il prossimo anno resterà con la squadra satellite della scuderia di Iwata e cercherà il colpaccio a effetto.
Franco Morbidelli sarà compagno di squadra di Valentino Rossi. Il Dottore, grande mentore del 26enne, ha lasciato il team ufficiale e nel 2021 sarà un alfiere della Petronas. Il ribattezzato Morbido ha analizzato la sua stagione in un’intervista concessa al Corriere dello Sport: “Quanto mi ha cambiato questo 2020? Abbastanza, anche se sono sempre il Franco che tutti conoscono. I risultati forse mi hanno reso un po’ più popolare. Lo percepisco negli occhi delle persone e nel modo in cui mi trattano. Questa cosa mi gratifica, significa che ho fatto un buon lavoro. A volte penso che la vita e le moto vanno un po’ a braccetto. Ho avuto un’infanzia felice, ma al tempo stesso c’è stata la sofferenza. Penso però che la sofferenza debba essere accolta, bisogna conviverci quasi arrivando a godersela e io sto ancora imparando a farlo. So però cosa significhi vivere le difficoltà e la vera sfida è affrontarle, senza avere paura, con equilibrio“.
Sul rapporto con Valentino Rossi: “Vale mi conosce da quando avevo 12 anni e noi non ci nascondiamo la nostra natura di nemici in pista. Al tempo stesso, però, tra me e Valentino c’è un’amicizia vera, forte, senza filtri. Sono convinto che non possa esserci staccata, carenata o sorpasso che vada a ledere il rapporto tra di noi. Io e lu questo lo sappiamo bene“. Il 26enne prova a immaginarsi tra dieci anni: “Ancora in moto a godermi il mio bellissimo sport. Non so dove, spero ad altissimo livello, ma mi vedo ancora bambino. Con quanti titoli in bacheca? Quello non lo so, lo scopriremo“.
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Foto: Origo Valerio
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