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NBA 2021, favorite e possibili sorprese. I Lakers vanno a caccia del bis, ma sulla loro strada ci sarà un nuovo avversario: i Nets di Durant e Irving

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Dopo la conquista dell’anello nella bolla di Orlando, i Los Angeles Lakers di Lebron James ed Anthony Davis sono nuovamente i favoriti per vincere il titolo di campioni della NBA anche nel 2021. In off-season, oltretutto, i gialloviola si sono ulteriormente rinforzati con le aggiunte del tedesco Dennis Schroeder e del lungo ex Clippers Montrezl Harrell, attuale sesto uomo dell’anno in carica. Tra le partenze, invece, l’unica relativamente pesante è quella di Dwight Howard, il quale è stato sostituito da Marc Gasol. Superman non è più il giocatore di un tempo e non era indispensabile per LA, tuttavia, nelle finali di conference contro i Nuggets aveva fatto un lavoro egregio, in difesa, su Nikola Jokic. Senza di lui, per i Lakers, in un’ipotetica nuova serie contro Denver, sarà molto complicato contenere il pivot serbo.

Nella Western Conference le rivali più temibili per i Lakers sono proprio i Denver Nuggets e i cugini dei Los Angeles Clippers. Denver, in offseason, ha perso il suo difensore più versatile, Jerami Grant, il quale è stato sostituito da JaMychal Green, un buon giocatore capace di fare un ottimo lavoro nella sua metà campo sui lunghi, ma decisamente meno abile rispetto a Grant sugli esterni. Ad ogni modo, Denver resta una squadra alquanto temibile, poiché il pick&roll tre le due stelle Nikola Jokic e Jamal Murray è pressoché infermabile e perché il roster delle Pepite è lungo e ricco di talento. Una buona parte del futuro dei Nuggets, inoltre, passerà dalla crescita di Michael Porter Jr e Bol Bol, due giovani dotati di un potenziale impressionante, ma molto fragili fisicamente.

Per quanto concerne i Clippers, i quali sono praticamente all’ultima spiaggia dato che Kawhi Leonard potrebbe uscire dal contratto in estate, invece, essi hanno perso, come scritto sopra, Harrell, ma lo hanno sostituito con un giocatore come Serge Ibaka che ai playoff può avere un impatto decisamente superiore. Harrell, infatti, nella serie persa da Los Angeles contro Denver, è stato letteralmente surclassato da Jokic, sul quale non riusciva a difendere per via della notevole differenza di stazza tra i due. Ibaka, dal canto suo, è un difensore di ben altro spessore, forte fisicamente e abile a rimbalzo. E’ bene far notare, inoltre, che la post season ha portato alla corte del neo coach Tyronn Lue, il quale ha sostituito Doc Rivers, un cestista quale Luke Kennard, ragazzo sovente rallentato dai problemi fisici, ma che ha tanti punti nelle mani.

Tra le potenziali outsider a ovest, quelle che al momento godono di più credibilità sono i Dallas Mavericks e gli Utah Jazz. I Mavs sono guidati da una stella di prima grandezza come Luka Doncic, il quale, benché non abbia ancora ventidue anni, è visto da gran parte degli addetti ai lavori come uno dei candidati principali al premio di MVP della stagione. Al fianco dello sloveno, peraltro, i texani schierano un lungo da venti punti e dieci rimbalzi a partita quale il lettone Kristaps Porzingis, il cui ritorno in campo, dopo l’infortunio patito ai playoff contro i Clippers, è atteso per gennaio. I Jazz, dal canto loro, oltre ad avere uno scorer mortifero quale Donovan Mitchell, quest’anno ritroveranno anche quel Bojan Bogdanovic sul quale non hanno potuto contare nella serie persa a gara sette contro i Denver Nuggets. Il croato, nella passata stagione, prima di fermarsi, aveva dimostrato di essere una credibilissima seconda opzione offensiva e stava viaggiando a venti punti di media con il 45% dal campo e il 41% da tre.

Le altre squadre che dovrebbero lottare per i rimanenti posti ai playoffs sono i Phoenix Suns, i quali al fenomenale Devin Booker hanno aggiunto un Chris Paul che, ancora oggi, è una point guard di primissimo livello, i Portland Trail Blazers, che come sempre si appoggeranno al duo Damian Lillard – CJ McCollum, i Golden State Warriors, che ritroveranno Steph Curry, ma hanno nuovamente perso Klay Thompson, i New Orleans Pelicans, i quali si attendono una stagione roboante dall’enfant prodige Zion Williamson, i Memphis Grizzlies, che a loro volta ripongono gran parte delle loro speranze su un giovanissimo, in questo caso il rookie of the year in carica Ja Morant, e gli Houston Rockets, che dopo aver scambiato Russell Westbrook per John Wall, stanno ascoltando offerte anche per lo scontento James Harden.

Sono decisamente meno chiare, invece, le gerarchie nella Eastern Conference. I Brooklyn Nets, che ritroveranno le loro stelle Kevin Durant e Kyrie Irving, sembrano poter emergere come una delle maggiori pretendenti al titolo. Benché fermo da oltre un anno e mezzo, Durant, in pre season, è sembrato essere in buona forma e, di fianco ai due violini principali, il sodalizio newyorchese schiera una batteria di gregari d’alto profilo sia nel settore esterni, ove hanno giocatori come Caris LeVert e Spencer Dinwiddie, che tra i lunghi, ove possiedono due pivot del calibro di DeAndre Jordan e Jarrett Allen.

I Miami Heat, vicecampioni in carica della lega, benché siano arrivati in finale, nella stagione passata, tra lo stupore generale, restano una franchigia che merita di essere considerata contender. Il sodalizio della Florida ha dalla sua colui che, al momento, è probabilmente il miglior allenatore della lega, vale a dire Erik Spoelstra, un sistema di gioco collaudato e una serie di giocatori, come Jimmy Butler, Goran Dragic e Bam Adebayo, che, pur non venendo considerati stelle di prima grandezza, insieme formano un collettivo capace di tenere testa chiunque.

Subito alle spalle di Nets e Heat, troviamo i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e i Boston Celtics, l’anno scorso sconfitti da Miami in finale di conference. I primi sono stati la grande delusione degli ultimi playoff. Erano considerati da tutti la squadra più forte a est, ma, da testa di serie numero uno, sono usciti in semifinale contro gli Heat. Ad ogni modo, durante l’offseason si sono rinforzati sostituendo Eric Bledsoe con una point guard del rango di Jrue Holiday, il quale è un cestista migliore del predecessore in ambedue le fasi di gioco. I secondi, invece, hanno perso Gordon Hayward, autore di un’ottima regular season, ma fermo ai box per gran parte dei playoff, ma hanno acquisito un lungo come Tristan Thompson che può dare una mano a colmare le lacune di Boston sotto canestro. Per il resto, molto passerà da un ulteriore crescita delle giovani stelle Jayson Tatum e Jaylen Brown.

Tra le altre franchigie che lotteranno per un posto ai playoff a Est troviamo i Toronto Raptors, orfani di Serge Ibaka e di Marc Gasol, gli Indiana Pacers, che ritroveranno la stella Domantas Sabonis dopo l’infortunio patito durante la scorsa stagione, i Philadelphia 76ers, considerati da molti come la squadra favorita nella corsa a James Harden, i Washington Wizards, che hanno affiancato Russell Westbrook al fuoriclasse Bradley Beal e gli Atlanta Hawks, autentici mattatori dell’offseason, nella quale hanno messo sotto contratto due come Bogdan Bogdanovic e l’azzurro Danilo Gallinari.

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Foto: Lapresse

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