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Nuoto, Benedetta Pilato e Thomas Ceccon: ruggiti olimpici agli Assoluti di Riccione! Bene Federica Pellegrini

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Va in archivio la prima giornata degli Assoluti invernali 2020 di nuoto. Una competizione importante in chiave olimpica, valida infatti per selezione a Cinque Cerchi della Nazionale azzurra.

Ebbene, nel day-1 sono arrivati due pass a Cinque Cerchi da parte di Thomas Ceccon e di Benedetta Pilato. Il veneto, in apertura di giornata, ha letteralmente aperto le acque siglando il nuovo record italiano dei 100 dorso uomini in 52″84 (passaggio ai 50 metri di 25″73), primo uomo ad abbattere il muro dei 53″ in Italia e tempo limite ottenuto (52″8). Per lui un miglioramento sensibile (53″37 il suo personale) e un primato italiano migliorato di mezzo secondo, ricordando il 53″34 di Simone Sabbioni. Un Ceccon che, fortunato nell’aver potuto condurre una preparazione senza intoppi, ha quindi stampato un riscontro che gli vale la top-10 europea di sempre e la terza prestazione mondiale attuale della stagione 2020-2021 alle spalle del cinese Xu Jiayu (52″37) e dell’australiano Mitch Larkin (52″75). Da sottolineare, comunque, la prestazione di Simone Sabbioni che col suo 53″44 ha nuotato a un solo decimo dal suo personale, nonostante un mese di stop per il Covid. Un valore, quindi, particolare per il romagnolo questo risultato. A completare il podio un ottimo Christopher Ciccarese (53″92), autore del personal best. “E’ un sogno che avevo fin da bambino e che si avvera. Il tempo è veramente notevole – spiega Ceccon, quinto agli Europei di Glasgow 2018 ed oro ai Mondiali junior di Budapest 2019 (fonte: FIN) – Mi sentivo bene in acqua e avevo veramente tanta voglia di gareggiare: ovviamente non pensavo di andare così forte“.

La protagonista attesa poi era Pilato e lei da attrice consumata non ha deluso. 1’06″02 nei 100 rana donne il suo tempo con un passaggio super veloce ai 50 metri di 30″64, spaccando la gara fin da subito, battendo Martina Carraro (1’06″58) e Arianna Castiglioni (1’07″01) e centrando sia il tempo-limite per Tokyo (1’06″4) che il nuovo primato italiano della distanza (il precedente era di Carraro in 1’06″36), togliendo al suo personale un secondo circa 1’07″06. “Questo tempo mi ripaga dei tanti sacrifici fatti in quest’ultimo anno – spiega la vice campionessa mondiale nei 50, nonchè oro europeo in vasca corta a Glasgow 2019 – Si tratta soltanto di un primo passo ma meraviglioso: le Olimpiadi sono il sogno di tutti. In questo periodo sono cresciuta molto; sono stata parecchio lontana da casa e vicina a grandi campioni. Dedico questo record e la qualificazione olimpica a Vito, il mio allenatore, alla mia famiglia e a tutti coloro che mi seguono” (fonte: FIN). Per quanto concerne il ranking mondiale, Benny è in vetta, considerando che nella stagione precedente (2019-2020) solo Lilly King ha saputo fare meglio (1’05″65). Segnali davvero importanti.

Per quanto riguarda le altre gare, Federica Pellegrini ha posto il proprio sigillo nei suoi 200 stile libero in 1’57″58 (27″72, 57″22, 1’27″29). Un crono “normale” per lei, reduce da due settimane di stop per il Coronavirus e quindi lontana dalla condizione. La FIN aveva proposto il suo nome, insieme a quello di altri atleti, per la qualificazione automatica ai Giochi, anche se lei aveva dichiarato di voler ottenere il crono in vasca. Adesso vedremo che cosa succederà, visto che la prossima scadenza sarà nel mese di marzo. Una gara, dunque, dai contenuti non eccelsi visto che alle sue spalle si sono classificate Linda Caponi (2’00″66) e Sara Gailli (2’00″77). “Sapevo che il tempo non sarebbe stato strepitoso – spiega la 32enne di Spinea – L’importante era ritrovare alcune sensazioni: soprattutto quelle di una competizione. Purtroppo pago i tanti giorni di stop per il Covid-19 e quindi l’assenza di preparazione. Sono comunque felice” (fonte: FIN).

Buone cose arrivano da Nicolò Martinenghi nei 100 rana, lui che il pass già lo aveva conquistato l’anno scorso in questo periodo: il lombardo ha ottenuto il tempo di 59″31, nuotando un crono di poco più di mezzo secondo più lento del suo primato italiano (58″75). Un Martinenghi che ha cercato il passaggio super rapido ai 50 metri (27″19), pagando un po’ negli ultimi 15 metri. Tuttavia, visto il livello della rana attuale non si poteva fare altrimenti. “Non sono al top della condizione ma alla fine il tempo non è male – racconta il 21enne di Varese, tesserato per Fiamme Oro ed Nc Brebbia e pupillo di Marco Pedoja – Vediamo come vanno i 50” (fonte: FIN). A completare il podio, Andrea Castello (1’00″63) e Alessandro Pinzuti (1’01″10). Nei 100 farfalla uomini successo di Matteo Rivolta in 52″20 a precedere Federico Burdisso (52″31) e Ceccon (52″36), in evidenza anche in questa gara, approfittando di un livello non eccelso, tenuto conto del 51″0 come tempo limite e di una prestazione molto negativa del primatista italiano della distanza Piero Codia, solo quinto in 52″80.

Nelle gare veloci, Silvia Scalia ha fatto suoi i 50 dorso in 28″03, Silvia Di Pietro si è imposta nei 50 delfino in 26″54 e Alessandro Bori ha posto il proprio sigillo nei 50 stile libero in 22″05. In quest’ultimo caso gli atleti sono rimasti molto distanti da limite di qualificazione olimpica (21″5). Da segnalare, in quest’ultima prova, il terzo posto di Alessandro Miressi (22″17), alle spalle anche di Leonardo Deplano (22″10), non certo entusiasmante. Degni di attenzione, invece, i 400 stile libero maschili. Ottima la prova di Matteo Ciampi che in 3’47″57 ha prevalso, nuotando a un decimo dal suo tempo migliore in una gara nella quale la qualificazione era già chiusa per i pass automatici a Gabriele Detti e a Marco De Tullio non presenti. A completare il podio Pietro Paolo Sarpe in 3’52″26 e Luca De Tullio (3’52″53).

Giusto notare il quarto posto nella classifica complessiva del classe 2006 Lorenzo Galossi, che in 3’54″20 ha stabilito il nuovo primato italiano “ragazzi”, migliorando il suo stesso primato nazionale di questa categoria stabilito a Roma a luglio di 3’57″24. Un 14enne decisamente interessante. E poi, in mattinata, vi è stato il 3’50″17 di Gregorio Paltrinieri, che ha scelto di rompere il ghiaccio così nelle serie lente, senza essere inserito nelle graduatorie, ma desideroso di prepararsi alle sue gare negli 800 e nei 1500 sl. 1500 sl femminili, a tal proposito, che hanno visto il successo di Martina Caramignoli (16’07″73), che per la vicenda Covid è già in possesso del pass a Cinque Cerchi. Da considerare l’assenza della campionesse del mondo Simona Quadarella già qualificata per Tokyo anche lei.

Foto: LaPresse

2 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    18 Dicembre 2020 at 14:20

    Grande prestazione della Pilato, se saprà confermarsi su più turni e migliorare ancora si può davvero pensare a qualcosa di importante già a Tokyo, e non solo nell’ingresso in finale.
    Premesso che l’abbondanza in una specialità è soltanto un bene, mi chiedevo dal punto di vista regolamentare cosa succederebbe in caso di temponi di Carraro e Castiglioni ai Primaverili, e cioè se facessero per assurdo un tempo simile o addirittura inferiore a quello della più giovane collega.
    In quel caso la Pilato sarebbe comunque qualificata perchè ha ottenuto prima il pass,e ci sarebbe un solo posto a disposizione per la gara individuale (ma anche pensando alle staffette miste), è corretto?

    • Giandomenico Tiseo

      20 Dicembre 2020 at 11:07

      E’ corretto per la qualificazione individuale, per la disponibilità di uno slot. Nel caso da te citato, c’è anche una tabella di tempi-limite riferita alla partecipazione in staffetta che, in questo caso, le due atlete non qualificate avrebbero a loro disposizione. Quindi penso che alla fine le porteranno tutte e tre come giusto che sia anche per il buon rapporto che hanno le ragazze e i riflessi in acqua. Si è parlato, giustamente, tanto di Pilato, ma anche Carraro (cronometro alla mano) ha disputato un grande campionato con tempi che a dicembre non aveva mai ottenuto. Pertanto, come ha detto ai nostri microfoni, la ligure punta all’1’05” a marzo nei 100 rana e questo vale più di qualsiasi parola.

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