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Nuoto, Federica Pellegrini e Nicolò Martinenghi non deludono: prove di sostanza in un anno difficile

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Il pass per Tokyo, lo hanno già in tasca ma sono andati a Riccione a mettersi in gioco ancora una volta, seguendo percorsi diversi e uscendo dall’acqua con la coscienza a posto, anche se magari non del tutto soddisfatti per risultati comunque di buon livello per il periodo e per la loro preparazione: Federica Pellegrini e Nicolò Martinenghi sono stati protagonisti della prima giornata degli Assoluti di Riccione.

La campionessa veneta non poteva chiedere di più alla sua prova. Ha nuotato sui livelli attesi, 1’57″58 è un tempo che non l’avrebbe soddisfatta in altri contesti ma che qui le strappa anche un sorriso perchè il percorso di avvicinamento a Riccione è stato tortuoso, a partire dal contagio che l’ha colpita a metà ottobre costringendola a casa, fino ad arrivare alla preparazione un po’ affrettata dopo il ritorno da Budapest e all’unico errore che si rimprovera, quello di non essere andata a gareggiare una settimana fa ai campionati francesi: un impegno che le avrebbe permesso di trovare il ritmo gara più facilmente.

Ha sentito la fatica, come è normale che sia vista l’interruzione della preparazione, ha lottato ed ha nuotato un tempo che oggi la soddisfa. Cercherà nuove sfide internazionali tra gennaio e febbraio Federica Pellegrini, sente il desiderio di gareggiare con avversarie di qualità e come darle torto.

Chi invece si aspettava qualcosa in più è Nicolò Martinenghi ma anche questo, dopo un 59″33 nuotato nella prima gara vera in vasca lunga della stagione, è un segnale della crescita del ranista varesino che a Tokyo ci sarà. Voleva il tempo dell’anno scorso, o addirittura migliorarsi: non è arrivato per un errorino, dice lui, in virata che gli ha fatto perdere qualche decimo e per una preparazione che lo ha portato ad essere molto in forma al ritorno da Budapest e forse un po’ in calo da qualche giorno.

Tutta esperienza per una delle punte dell’Italia in prospettiva Tokyo. Cresciuto nel fisico e nella mente Nicolò Martinenghi che forse ha pagato anche la mancanza al suo fianco di uno stimolo che si chiama Fabio Scozzoli. Lo ritroverà presto ad accompagnarlo verso qualcosa di importante nella sua prima Olimpiade.

Foto Gasperoni

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