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Rugby: Paolo Vaccari si candida alla presidenza della Federazione

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Arriva la candidatura di Paolo Vaccari per la presidenza della Federugby verso il quadriennio olimpico 2021-2024. Nella carriera il 49enne nativo di Calvisano ha giocato prevalentemente con la squadra della sua città, passando per un biennio anche al Milan, e vincendo due campionati e due Coppa Italia. Già consigliere dal 2004 della Federazione Italiana Rugby eletto in quota giocatori, nelle elezioni federali del 2008 fu stato riconfermato nel ruolo.

Queste le sue parole nel comunicato stampa:

“Cari Amici del Rugby italiano, è con una grande emozione che ho deciso di scendere in campo nella corsa per la Presidenza della Federazione Italiana Rugby. Credo che sia giunto il momento di un sostanziale cambio di marcia e di un approccio innovativo per il Rugby Italiano. Da anni il Sistema Rugby, in Italia, è alla ricerca di una nuova Visione, capace di dare una spinta in avanti. Serve un approccio diverso, rispetto al passato, capace di trasformare il nostro movimento. Per partire, come sempre nella mia vita, ho messo insieme tanti amici, in maniera trasversale da nord a sud: club storici del rugby italiano ma anche nuove realtà nate da pochi anni, realtà votate alla formazioni dei giovani, altre nate dallo sviluppo del rugby femminile, campioni di oggi e del passato, arbitri, giornalisti, professionisti dello sport business e tecnici di alto livello. Una volta creata la Squadra, abbiamo lavorato sui punti di forza e di debolezza dell’attuale Sistema Rugby. Il nostro obiettivo è stato quello di sviluppare un programma capace di rispondere alle esigenze di tutti, perché, solo insieme, possiamo crescere. Oggi, più che commentare il passato e le nostre debolezze, serve riunire tutti intorno a una nuova Visione di crescita, che enfatizzi i nostri punti di forza e sia di stimolo per ”Avanzare”. Una Visione che vada oltre il prossimo Presidente Federale, ma che sia di lungo periodo, per porre le basi di una crescita sostenibile negli anni, partendo dal rugby di base sino all’alto livello. Rugby2030 vuole essere la chiave di volta di una nuova era di sviluppo. Porsi obiettivi ambiziosi deve essere il nostro nuovo approccio mentale, per potere ritornare a correre insieme. Ovviamente, la Visione pura e semplice non basta, occorre il giusto insieme di professionalità, esperienza, conoscenza, il tutto supportato da tanto, tanto lavoro e legittimato da un approccio votato alla trasparenza. Sull’esempio delle principali Union e organizzazioni del rugby mondiale, ma anche guardando ad altre realtà internazionali del mondo dello sport, occorre innovare la Federazione Rugby e i sistemi di gestione del movimento. Serve una gestione più moderna capace di attrarre importanti manager del mondo dello sport ma non solo, per riprogettare il Sistema Rugby Italiano. I punti cardine della mia proposta saranno: lavoro di Squadra, professionalità, programmazione di lungo periodo”.

Foto: Comunicato Rugby2030

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