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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Mondiali volo 2020: bene Giovanni Bresadola, 25° a metà gara. Guida Geiger davanti a Granerud

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Si sono concluse le prime due serie delle quattro previste ai Mondiali di volo in corso di svolgimento a Planica, in Slovenia. Con un’iniziale nebbia che ha presto lasciato il posto alle luci artificiali, e con qualche cambiamento del vento soprattutto nella prima serie, a guardare tutti dall’alto in basso è per il momento Karl Geiger. Il tedesco è protagonista là dove di fuochi d’artificio ne arrivano: nella prima serie stacca a 105 km/h, arriva a 241 metri e prende la testa a quota 223.4, confermandosi nella seconda, dove arriva a 223.5, di punti ne fa segnare 207.8 e chiude a 431.2.

Non sono lontani i due grandi rivali della vigilia, il norvegese Halvor Egner Granerud e l’altro tedesco Markus Eisenbichler. L’uno si fa strada con ottimo stile, arrivando a 221.5 nella prima serie e a 229.5 nella seconda, nella quale fa valere l’atterraggio per aggiungere 217.3 punti ai 209.3 già conquistati e portarsi a quota 425.7, precedendo in questo modo di nove decimi l’altro, pur capace di una misura spaziale con il secondo salto: 247 metri, pur con qualche dettaglio da rivedere in termini di pulizia tecnica nel finale (il suo 220.3, che lo porta a 425.7 dopo i 220 e 205.4 della prima serie, è comunque il miglior punteggio tra tutti i secondi salti).

Altro gran protagonista di oggi, premiato col quarto posto, è l’austriaco Michael Hayboeck, che nella prima serie si spinge fino ai 245.5 metri con 221.1 punti, con la particolarità dell’essere il 18° a saltare. Con i 217 metri e 201.8 punti della seconda prova chiude la giornata a quota 422.9, ancora con più di una speranza di medaglia e ben più avanti rispetto al norvegese Robert Johansson, sì regolare (220 e 202.5 più 228.5 e 208.9, totale 411.4), ma non a sufficienza, al momento, per ambire al podio.

Tre polacchi su quattro in top ten, un segnale buono per la rappresentativa in vista della prova a squadre, un po’ meno in termini di ricerca del podio. Preceduti dal giapponese Yukiya Sato, sesto a quota 408.9, ci sono Piotr Zyla (408.5), Kamil Stoch (399.0) e, in decima posizione, Andrzej Stekala (396.5). Quest’ultimo deve guardare dal basso anche il russo Evgeniy Klimov, gran protagonista nella prima serie con salto di 237 metri e 213.8 punti, ma calato decisamente nella seconda con 208 e 183.2, il che lo porta a 397. Non proprio bene il campione del 2018, Daniel Andre Tande: il norvegese è 15° a 372.3.

Il capitolo Italia porta in dote un bellissimo sorris ed è quello di Giovanni Bresadola, che piazza un bel salto nella prima serie, considerate le condizioni di vento alle spalle, da 199.5 metri e 176.7 punti, che in quel momento gli valgono la diciottesima posizione. In quella successiva supera quota 200, arrivando a 202 con 171.2 punti, inserendosi al 25° posto con 374.9: per il diciannovenne di Cles un’ottima figura alla sua prima esperienza a questo livello su un trampolino di volo. Meno bene Alex Insam, su cui però, al di là del 40° e ultimo posto con 179.5 metri e 134.3 punti, va fatto un discorso differente, che ragiona sul recupero del saltatore, dal momento che le sue misure migliori sui trampolini di volo sono anche oltre i 230 metri, sempre a Planica.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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