Sci Alpino

Sci alpino, infortunio più grave del previsto per Nicole Schmidhofer. Si teme per la carriera dell’austriaca

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Riavvolgendo il nastro, le prime delle due discese femminili sulla Oreiller-Killy di Val d’Isère, prova della Coppa del mondo di sci alpino femminile, avevano riservato diverse emozioni, di cui alcune non proprio piacevoli.

In primis, la vittoria è andata alla svizzera Corinne Suter (detentrice del trofeo di specialità) che si era imposta davanti a una convincente Sofia Goggia, campionessa olimpica della libera, e alla statunitense Breezy Johnson (la migliore nelle prove). Tuttavia, la discesa in questione era stata anche quella della grande paura: ben cinque atlete cadute (tra queste anche Federica Brignone) nello stesso punto e tra queste l’austriaca Nicole Schmidhofer ha avuto la peggio.

Dopo aver perso il controllo degli sci e della direzione, ha impattato con violenza contro le protezioni, sfondando prima il telone e poi le reti. L’austriaca è uscita a una velocità stimata tra i 100 e i 115 km/h, finendo nella zona del bosco. I soccorsi sono stati piuttosto difficoltosi, a causa della posizione molto particolare. Alla fine l’atleta è stata caricata su una barella-toboga e portata nella zona del traguardo, dove un elicottero era pronto per trasferirla all’ospedale.

In un primo momento, si era parlato di rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. In realtà le condizioni della ragazza austriaca sono ben più serie secondo fonti austriache. Come riportato dal sito kleinezeitung.at, il legamento crociato anteriore e il collaterale sono stati letteralmente distrutti nell’impatto. Per questo, Nicole è stata trasferita a Graz per sottoporsi a interventi specifici. Il primo passo, dunque, è stato quello di stabilizzare l’articolazione. L’osso deve essere “rimodellato” e dopo otto-dieci settimane sarà possibile agire sui legamenti. Come riferiscono i colleghi austriaci il futuro agonistico della sciatrice è incerto e i tempi di recupero non si possono stimare al momento.

Il dolore è stato terribile all’inizio e non c’è paragone rispetto al mio infortunio al legamento crociato che avevo subito precedentemente“, le parole di Schimdhofer che si riferiscono all’infortunio del 2016 durante un allenamento in discesa a Cortina d’Ampezzo. “Non so descrivere cosa ho provato“, ha aggiunto. La speranza, da questo punto di vista, che possa davvero tornare in pista e fare quel che ama, magari in vista delle Olimpiadi Invernali a Pechino nel 2022.

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Foto: LaPresse

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