Sci di fondo

Sci di fondo, Coppa del Mondo Davos 2020: senza i norvegesi, Federico Pellegrino mira al tris

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Nel weekend la terza tappa della Coppa del Mondo di sci di fondo andrà in scena a Davos. La località del Canton Grigioni è una grande classica della disciplina, essendo entrata nel calendario maschile già nel lontano 1982.

Sinora a Davos si sono disputate ben 46 gare di primo livello, un numero ragguardevole considerando come rinomata cittadina elvetica non abbia mai ospitato Mondiali od Olimpiadi, né tantomeno prove multi-stage. D’altronde questa location sciista, famosa anche per l’annuale Forum economico mondiale, è entrata nell’orbita della Coppa del Mondo già a inizio anni ’80 e le sue rare assenze dal calendario sono sempre state un’eccezione.

In questo 2020 il programma prevede due gare a skating. Sabato 12 andrà in scena una sprint, mentre il giorno successivo ammireremo una 15 km con partenza a intervalli. Val la pena di ricordare che vi saranno assenze di peso, a cominciare dalla Norvegia, che ha deciso di disertare in toto l’appuntamento (così come Svezia e Finlandia) per lanciare un segnale contro i protocolli di contenimento del Covid-19, ritenuti inadeguati nel massimo circuito.

SPRINT TL
La sprint è tradizionale da queste parti. Dal 2006 a oggi se ne sono disputate 14, di cui ben 13 a tecnica libera. Non sorprende quindi che Federico Pellegrino si sia tolto importanti soddisfazioni nell’arco della sua carriera. Il poliziotto di Nus vanta due vittorie, ottenute nel 2014 e nel 2015.
Il ventinovenne valdostano è peraltro stato il primo atleta a imporsi più di una volta in questo contesto, venendo poi eguagliato e successivamente superato dal norvegese Johannes Høsflot Klæbo, capace di imporsi nel 2017, 2018 e 2019.
Fra gli atleti in attività hanno primeggiato a Davos anche i russi Alexei Petukhov (2011) e Sergey Ustiugov (2016), ai quali si aggiunge il norvegese Finn Hågen Krogh (2014).

Pellegrino però detiene un record che difficilmente verrà eguagliato in tempi brevi. “Chicco” è il fondista con più podi nelle sprint di Davos, avendone raccolti ben 5. Ai due successi già citati si sommano due secondi posti (2017, 2018) e una terza piazza (2013).
Non va comunque dimenticato come l’Italia fosse stata protagonista anche prima dell’ascesa del valdostano. Infatti nella sprint del 2006 Cristian Zorzi si era classificato , mentre in quella del 2008 Renato Pasini aveva concluso .

15 KM TL
A Davos la prima 15 km a skating con partenza a intervalli si è disputata nel 1993, trovando spazio nel programma a corrente alternata. Quella di domenica sarà l’undicesima della storia ad andare in scena su queste nevi. L’unico atleta ad averne vinta più di una è il norvegese Bjørn Dæhlie, impostosi nel 1993 e nel 1996.
Tra i fondisti in attività sono in tre a poter vantare affermazioni in questo format nella stazione sciistica del Canton Grigioni. Si tratta del francese Maurice Manificat (2017), del russo Evgeny Belov (2018) e del norvegese Simen Hegstad Krüger (2019).

Nessun successo in casa Italia, dove però sono arrivati due podi, entrambi firmati dallo stesso atleta. Il solo azzurro capace di entrare nella top-three in questa tipologia di gara è Fulvio Valbusa. Il carabiniere forestale di Bosco Chiesanuova concluse al posto nel 1996 e in terza piazza nel 2002.
Fra gli uomini in attività l’unico risultato di rilievo è stato ottenuto da Francesco De Fabiani, classificatosi nel 2018.

Infine, a puro titolo di curiosità, non bisogna dimenticare come proprio una 15 km a skating di Davos sia stata teatro dell’unica vittoria ex aequo nella storia della Coppa del Mondo maschile. L’insolito evento si verificò il 3 febbraio 2007, quando il francese Vincent Vittoz e lo svizzero Toni Livers si imposero a pari merito.

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Foto: Valerio Origo

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