Sci di fondo

Sci di fondo, Tour de Ski 2021. Bolshunov grande favorito. Pellegrino e De Fabiani sognano di spezzare il monologo russo

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Nel weekend comincerà dalla Val Müstair la prova multi stage per antonomasia dello sci di fondo, ovvero il Tour de Ski, crocevia fondamentale per la conquista della Sfera di cristallo e appuntamento ormai abituale delle vacanze natalizie. Quella prossima all’apertura sarà la XV edizione di un evento che vide la luce durante l’inverno 2006-07 e rappresentò una rivoluzione interna allo sci di fondo.

La manifestazione è infatti concepita come una corsa a tappe ciclistica, in quanto lega i risultati di una serie di gare al fine di stabilire una classifica finale. Tuttavia, per rimanere nell’ambito delle discipline nordiche, sarebbe più corretto definirla uno scimmiottamento della popolarissima e ben più antica Tournée dei 4 Trampolini di salto con gli sci, che peraltro si svolge in contemporanea. Nel corso degli anni il Tour de Ski ha generato innumerevoli figli e figliastri, quali le prove multi stage di tre giorni, oppure autentici cloni (lo Ski Tour Canada del 2015-16 o lo Ski Tour 2020, tenutosi lo scorso anno in Scandinavia).

In questo 2020-21 il Tour de Ski prevede otto tappe divise in tre località. Si partirà dalla Val Monastero (Svizzera), dove sono in programma una sprint a skating, e una mass start di 15 km in alternato e un inseguimento di 15 km in tecnica libera. Dopodiché ci si trasferirà in Italia, a Dobbiaco, sulle cui nevi andranno in scena una 15 km a skating contro il cronometro e un inseguimento di 15 km in alternato. Infine ci si sposterà in Val di Fiemme, dove si disputeranno una mass start di 15 km a tecnica classica, una sprint a tecnica classica e la scalata Cermis. Proprio riguardo la scalata finale, va rimarcato come per il secondo anno consecutivo andrà in scena come una mass start e non come un inseguimento basato sui distacchi della classifica generale.

Chiaramente, bisognerà attendersi una rivoluzione nella graduatoria di Coppa del Mondo. Infatti, come di consueto, il Tour de Ski assegnerà un numero spropositato di punti secondo l’abituale sistema di punteggio della manifestazione.
Dunque al termine di ogni tappa il primo raccoglierà 50 punti, il secondo 46, il terzo 43, il quarto 40, il quinto 37, il sesto 34, il settimo 32, l’ottavo 30, il nono 28, il decimo 26, l’undicesimo 24, il dodicesimo 22, il tredicesimo 20, il quattordicesimo 18, il quindicesimo 16, il sedicesimo 15 e via a scalare di uno sino al trentesimo, che otterrà 1 punto.
Ovviamente verranno assegnati punti di Coppa del Mondo anche sulla base della classifica finale del Tour de Ski, quadruplicando quelli del normale sistema Fis. Pertanto chi vincerà la manifestazione riceverà 400 punti, il secondo 320, il terzo 240, il quarto 200, il quinto 180, il sesto 160, il settimo 144, l’ottavo 128, il nono 116, il decimo 104, l’undicesimo 96, il dodicesimo 88, il tredicesimo 80, il quattordicesimo 72, il quindicesimo 64, il sedicesimo 60 e via a scalare di quattro sino al trentesimo, che raccoglierà 4 punti.

Venendo all’albo d’oro della manifestazione, in campo maschile le quattordici edizioni andate sinora in scena hanno avuto nove vincitori diversi.
Fra di essi spicca indiscutibilmente Dario Cologna. Nel corso della sua carriera lo svizzero ha infatti conquistato ben 4 Tour de Ski (2009, 2011, 2012, 2018).
Una coppia di atleti ha invece primeggiato 2 volte. Si tratta del ceco Lukas Bauer (2008, 2010) e del norvegese Martin Johnsrud Sundby (2014, 2016).
Infine hanno ottenuto 1 successo il tedesco Tobias Angerer (2007), il russo Alexander Legkov (2013), il norvegese Petter Northug (2015), il russo Sergey Ustiugov (2017), il norvegese Johannes Høsflot Klæbo (2019) e il russo Alexander Bolshunov (2020).
Bisogna tuttavia rimarcare come l’edizione del 2015 sia passata di mano un anno e mezzo dopo la sua conclusione. Infatti inizialmente era stata conquistata da Sundby, che però nel luglio 2016 venne squalificato dal Tas al termine di una lunga vicenda giudiziaria a causa di consumo eccessivo di salbutamolo proprio durante l’evento. Di conseguenza il norvegese perse il successo finale, andato “a tavolino” al connazionale Northug.

In questo 2021 tutti i favori del pronostico sono concentrati sul già citato Alexander Bolshunov. Infatti la Norvegia ha preso la controversa decisione di disertare in toto l’appuntamento, poiché considera un Tour de Ski diviso in tre località del tutto inadeguato ai tempi correnti (secondo i norge, gli spostamenti rendono impossibile la creazione di una bolla e la loro proposta di disputare tutta la manifestazione in un’unica location è stata respinta). Senza i norvegesi, a cominciare da Johannes Høsflot Klæbo, Bolshunov dovrebbe avere campo libero, anche perché il connazionale Sergey Ustiugov è a sua volta assente, causa postumi del Covid-19 contratto in ottobre durante uno stage di allenamento in Val Senales. Pertanto il ventiquattrenne russo si presenta come una sorta di vincitore annunciato, a meno che non sia vittima di qualche problema fisico.

Per quanto riguarda l’Italia, non solo non è mai arrivata una vittoria, ma anche i podi sono merce rara. L’unico piazzamento nella top-three è stato ottenuto da Giorgio Di Centa, il quale si classificò nell’ormai lontano 2008. Guardando agli azzurri in attività, invece, i migliori risultati sono due 9’ posti di Francesco De Fabiani (2016, 2019). Se il valdostano dovesse essere al top delle proprie potenzialità, potrebbe persino accarezzare l’idea di chiudere sul podio. Allo scopo di ottenere questo ambizioso obiettivo, sarà però necessario che tutto giri per il verso giusto.

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Foto: La Presse

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