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Sci di fondo, Tour de Ski 2021. Johaug e le altre norvegesi abdicano. Chi sarà la nuova regina?

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Nel fine settimana prenderà il via dalla Val Monastero la prova multi stage per eccellenza dello sci di fondo, ovvero il Tour de Ski, passaggio cruciale nella corsa alla Sfera di cristallo e manifestazione diventata ormai appuntamento fisso durante le vacanze natalizie. Quella alle porte è la XV edizione dell’appuntamento, nato nell’inverno 2006-07 e foriero di una rivoluzione interna allo sci di fondo.

L’evento ha infatti i connotati di una corsa a tappe ciclistica, in quanto lega i risultati di una serie di competizioni al fine di stilare una classifica finale. Cionondimeno, per restare nella galassia delle discipline nordiche, sarebbe più giusto presentarla come un’imitazione della popolarissima e ben più antica Tournée dei 4 Trampolini di salto con gli sci, che per di più si tiene in contemporanea. Nel corso degli anni il Tour de Ski ha poi dato vita a svariati figli più o meno legittimi, come le prove multi stage di tre giorni, oppure delle copie in carta carbone (lo Ski Tour Canada del 2016 e lo Ski Tour 2020 tenutosi in Scandinavia).

In questo 2021 il Tour de Ski ha in programma otto tappe divise in tre località. Partenza dalla Val Müstair (Svizzera), dove sono previste una sprint a skating, mass start di 10 km in alternato e un inseguimento di 10 km a tecnica libera. Dopodiché ci si sposterà in Italia, a Dobbiaco, sulle cui piste andranno in scena una 10 km a skating contro il cronometro e un inseguimento di 10 km in alternato. Infine ci si trasferirà in Val di Fiemme, dove si terranno una mass start di 10 km a tecnica classica, una sprint a tecnica classica e la scalata Cermis.

Ci aspettano stravolgimenti nella graduatoria di Coppa del Mondo. Infatti, come d’abitudine, il Tour de Ski assegnerà un numero enorme di punti secondo il consueto sistema di punteggio della manifestazione.
Dunque al termine di ogni tappa la prima riceverà 50 punti, la seconda 46, la terza 43, la quarta 40, la quinta 37, la sesta 34, la settima 32, l’ottava 30, la nona 28, la decima 26, l’undicesima 24, la dodicesima 22, la tredicesima 20, la quattordicesima 18, la quindicesima 16, la sedicesima 15 e via a scalare di uno sino alla trentesima, che otterrà 1 punto.
Chiaramente saranno inoltre distribuiti punti di Coppa del Mondo anche sulla base della classifica finale del Tour de Ski, quadruplicando quelli dell’abituale sistema Fis. Pertanto la vincitrice della manifestazione riceverà 400 punti, la seconda 320, la terza 240, la quarta 200, la quinta 180, la sesta 160, la settima 144, l’ottava 128, la nona 116, la decima 104, l’undicesima 96, la dodicesima 88, la tredicesima 80, la quattordicesima 72, la quindicesima 64, la sedicesima 60 e via a scendere di quattro sino alla trentesima, che raccoglierà 4 punti.

Venendo all’albo d’oro della manifestazione, nel settore femminile i quattordici Tour de Ski andati sinora in scena hanno avuto sette vincitrici diverse.
Fra di esse svetta la polacca Justyna Kowalczyk, che nell’arco della sua carriera ha conquistato ben 4 edizioni, peraltro consecutive (2010, 2011, 2012, 2013).
Tuttavia, proprio lo scorso anno, la norvegese Therese Johaug si è portata a tiro, raggiungendo quota 3 affermazioni (2014, 2016, 2020).
Due atlete sono riuscite a primeggiare 2 volte. Si tratta della finlandese Virpi Kuitunen (2007, 2009) e della norvegese Heidi Weng (2017, 2018).
Infine hanno ottenuto 1 successo la svedese Charlotte Kalla (2008), la norvegese Marit Bjørgen (2015) e la sua connazionale Ingvild Flusgstad Østberg (2019).

I più attenti avranno già notato che in questo 2021 avremo sicuramente una nuova vincitrice, in quanto saranno assenti tutte le quattro fondiste in attività capaci di trionfare sul Cermis. D’altronde la Norvegia ha preso la controversa decisione di disertare l’evento, ritenendo troppo elevato il rischio di contagiarsi con il Covid-19. Ciò significa che la sequenza di sette successi consecutivi del Paese scandinavo, cominciata nell’ormai lontano 2014, avrà automaticamente fine. Al tempo stesso non sarà della partita neppure Charlotte Kalla, che il Covid-19 lo ha contratto a fine novembre e dal quale non si è ancora completamente ripresa.

Chi sono le favorite per imporsi nella XV edizione? Sicuramente la russa Natalia Nepryaeva, seconda sia nel 2019 che nel 2020, va considerata la principale indiziata per il successo finale. Cionondimeno, dovrà guardarsi dalle svedesi e dalle statunitensi, apparse estremamente pimpanti in questo inizio di stagione. Al tempo stesso, guai a non tenere in considerazione la finlandese Krista Pärmäköski, che se dovesse essere al top, potrebbe dare molto fastidio a chiunque.

Nessuna affermazione per l’Italia, che però nel corso degli anni ha raccolto tre podi. Arianna Follis si è piazzata al posto sia nel 2008 che nel 2010, mentre Marianna Longa ha a sua volta concluso 3^ nel 2011.
Guardando alle azzurre in attività, invece, nessuna è mai riuscita a far breccia nella top-ten.

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Foto: La Presse

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