Sci di fondo
Sci di fondo, Tour de Ski 2021: tutti i grandi assenti. Senza Norvegia e Ustiugov è un’edizione dimezzata
Venerdì prossimo, giorno di Capodanno, prenderà il via la XV edizione del Tour de Ski. Sarà, tuttavia, una delle meno interessanti di sempre a causa delle pesanti assenze annunciate. La Norvegia ha infatti comunicato già da tempo la propria decisione di non prendere parte alla prova multi stage per antonomasia, ritenendo troppo elevato il rischio di contrarre il Covid-19 durante gli spostamenti tra una località e l’altra. Diversi atleti scandinavi avevano chiesto una riformulazione del programma del Tour de Ski, proponendo di disputarlo in un luogo unico allo scopo di creare una vera e propria bolla. La Fis, però, ha fatto orecchie da mercante, mantenendo il calendario originale, composto da sette tappe in tre location diverse (Val Monastero, Dobbiaco, Val di Fiemme). In altre parole, la competizione seguirà un copione analogo a quello degli ultimi anni, quando non vi erano problematiche relative alla pandemia attualmente in atto.
Nelle scorse settimane si era palesato il rischio che le assenze potessero moltiplicarsi, ma contrariamente a quanto accaduto per Davos e Dresda, stavolta Svezia e Finlandia hanno deciso di non accodarsi alla Norvegia e di inviare al Tour de Ski i propri migliori atleti. Si tratta di una buona notizia soprattutto per il settore femminile, che altrimenti avrebbe rischiato di avere un campo partenti davvero di bassa qualità. Cionondimeno, fra le donne l’assenza delle norvegesi comporterà automaticamente la fine della sequenza di successi norge nella classifica finale della manifestazione. Infatti gli ultimi sette Tour de Ski sono stati tutti vinti da fondiste provenienti dal Paese dei fiordi. In particolare, senza Therese Johaug – tre volte trionfatrice sul Cermis – verrà meno la grandissima favorita dell’evento, che peraltro perderà anche Heidi Weng, a sua volta capace di imporsi in due occasioni. Indubbiamente un peccato non poter vedere la Norvegia al via, in quanto, tra l’altro, sarebbe stato estremamente interessante osservare il livello della giovanissima Helene Marie Fossesholm.
Fra gli uomini, il forfait norvegese comporta la perdita del principale motivo d’interesse dell’appuntamento, ovvero la grande sfida tra Alexander Bolshunov e Johannes Høsflot Klæbo. Quest’ultimo non sarà della partita e, di conseguenza, non potrà battagliare con il coetaneo, che peraltro rischia di trasformare il Tour de Ski in un autentico monologo. Sicuramente sono una disdetta anche le assenze di Simen Hegstad Krüger e Sjur Røthe, autentiche mine vaganti, soprattutto considerando le loro grandi qualità sulla scalata finale del Cermis. Quantomeno, guardando egoisticamente all’orticello italico, l’assenza degli sprinter norge favorirà oltremodo Federico Pellegrino, il quale partirà come l’uomo da battere soprattutto nella tappa inaugurale della Val Monastero, dove si gareggerà a skating. Inoltre potrebbe ambire al podio anche nella prova in alternato prevista in Val di Fiemme.
Norvegesi a parte, vi saranno assenze di peso anche in Russia e in Svezia, a cominciare da Sergey Ustiugov. Il ventottenne siberiano, vincitore del Tour de Ski 2016-17 e secondo classificato sia nel 2018-19 che nel 2019-20, avrebbe potuto dar vita a un duello rusticano con il connazionale Bolshunov. Purtroppo ha contratto il Covid-19 nel mese di ottobre, subendone pesantemente gli strascichi. Di conseguenza non è ancora riuscito a recuperare appieno dal virus e non è chiaro quando potrà tornare in pista. Il medesimo discorso vale per Charlotte Kalla in campo femminile. La trentatreenne svedese, a sua volta colpita dal Covid-19 a novembre, deve ancora effettuare il proprio esordio stagionale. La veterana scandinava, trionfatrice dell’edizione 2007-08, aveva espresso la propria volontà di prendere parte alla manifestazione, ma non è stata inserita nel novero delle convocate. Mancano ancora diversi giorni all’inizio del Tour de Ski e non è escluso che possano aggiungersi forfait dell’ultima ora. La speranza, ovviamente, è che questo non avvenga.
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FOTO: Shutterstock