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Tennis, ATP Awards: italiani senza riconoscimenti. Federer, Nadal, Rublev tra i premiati
Sono stati svelati ieri gli ATP Awards per il 2020, e nessun premio è arrivato per gli italiani candidati: Jannik Sinner, il coach dell’altoatesino Riccardo Piatti e Lorenzo Musetti, rispettivamente in corsa per essere giocatore più migliorato dell’anno, allenatore dell’anno e newcomer dell’anno.
Il “Most Improved Player of the Year” è il russo Andrey Rublev, che ha vissuto una stagione di valore indiscutibile, vincendo ben cinque titoli e balzando dal numero 23 al numero 8 del mondo. Un premio, dunque, più che meritato per lui e anche per Fernando Vicente, nominato “Coach of the Year” (uno dei due riconoscimenti votati dai coach assieme al “Tim Gullikson Career Coach Award, assegnato a Bob Brett) proprio per i progressi del suo giocatore.
Per quel che riguarda il “Newcomer of the Year”, invece, è stato scelto lo spagnolo Carlos Alcaraz: sulla votazione, che in questo caso (come, del resto, nella maggior parte degli altri) è stata effettuata dagli stessi giocatori, ha pesato il fatto di essere uno dei pochissimi ad aver vinto almeno tre Challenger prima di diventare diciottenne. I precedenti hanno i nomi di Richard Gasquet, Novak Djokovic, Juan Martin del Potro e Felix Auger-Aliassime.
Fatti salvi i premi per chi ha chiuso al numero 1 a fine anno (Djokovic in singolare e il doppio formato dal croato Mate Pavic e dal brasiliano Bruno Soares), due sono i premi che sono stati votati dai tifosi: i “Fans’ Favourite Award” per singolare e doppio. Nel primo caso, per il 18° anno consecutivo, ha primeggiato Roger Federer, nel secondo i britannici Jamie Murray e Neal Skupski. L’ATP ha inoltre assegnato all’americano Frances Tiafoe l'”Arthur Ashe Humanitarian Award” per le numerose azioni di supporto sul piano sanitario e sociale. Inoltre, ha accordato a Kevin Mitchell, storica penna del tennis di The Guardian, il “Ron Bookman Media Excellence Award”.
Passando di nuovo ai premi votati dai giocatori, Rafael Nadal è stato insignito dello “Stefan Edberg Sportmanship Award” per il terzo anno di fila e quarto in assoluto; infine, il “Comeback Player of the Year” è il canadese Vasek Pospisil, tornato da grossi problemi alla schiena e risalito di 89 posizioni fino ad arrivare al numero 61 e a dar vita a un’intensa finale a Sofia con Sinner.
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Foto: LaPresse