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Tennis, Jannik Sinner e la mentalità vincente: allenarsi con Rafael Nadal e diventare il migliore
Imparare da uno dei più grandi per diventare il migliore. Jannik Sinner ha le idee molto chiare per l’anno venturo: disputare tanti match di alto livello e continuare la propria ascesa nella classifica mondiale del tennis.
L’azzurrino ha chiuso il 2020 come meglio non poteva: vittoria del primo torneo ATP a Sofia, il più giovane giocatore del Bel Paese della storia a riuscirsi (n.37 ATP attualmente). Una tappa di passaggio per l’ambizioso altoatesino, che nella stagione funestata dal Covid-19 ha saputo mettersi in evidenza nonostante tutte le difficoltà del caso. Si è detto della competizione sul cemento bulgaro, ma ancor più rilevanza deve avere quanto fatto sulla terra rossa di Parigi.
In un Roland Garros anomalo, disputato in un periodo del tutto fuori dal consueto, Sinner ha saputo adattarsi alle condizioni complicate su una superficie che non ne esalta al meglio le caratteristiche. Eppure, sono arrivati i primi quarti di finale in carriera di uno Slam e un match di grande spessore perso contro “Sua Maestà” Rafael Nadal. Numeri alla mano, l’incontro contro il classe 2001 italiano è stato quello più duro che il fenomenale iberico ha dovuto affrontare nel proprio percorso parigino.
“È un giovane talento, con tanta tanta forza e un’ottima velocità. È stata davvero dura nei primi due set e soprattutto alla fine del primo. Colpiva la palla molto forte“, così raccontava Rafa nella conferenza stampa post match. Dalle parole, ai fatti perché i due si rivedranno per la preparazione agli Australian Open, previsti dall’8 al 21 febbraio.
Secondo le regole di sicurezza predisposte dagli organizzatori, infatti, i tennisti potranno arrivare a Melbourne non prima del 15-16 gennaio. A quel punto, accompagnati da un team ristretto, alloggeranno in un hotel con i campi da tennis a disposizione. Potranno muoversi solo dalla camera al campo e per la prima settimana di quarantena obbligatoria dovranno scegliere un compagno fisso. Nei secondi 7 giorni la ‘doppia coppia’ (giocatori e rispettivi allenatori) potrà unirsi a una seconda doppia coppia. Ebbene, Jannik e il suo coach Riccardo Piatti si sono già messi d’accordo con Nadal e Carlos Moya per vivere insieme una settimana di tennis intenso.
“Credo che per Sinner poter vedere e vivere a sua volta la preparazione di uno Slam fatta da uno che ne ha vinti 20, sia un’esperienza fondamentale. Obiettivi per il 2021? Sicuramente ancora quello di giocare tante partite, e poi di giocarne tante contro i primi 10 del mondo“, le parole di Piatti a Supertennis.
Un progetto ambizioso di chi ha la mentalità vincente. Proprio nel match citato di Parigi, davanti ai microfoni Sinner mise in mostra il suo carattere. Altri sarebbero usciti col sorriso per aver disputato un gran partita contro il miglior giocatore di tutti i tempi sulla terra. Lui non era di questo avviso, perché in campo si va sempre e solo per vincere. Come fare quindi per accorciare le distanze? Confrontarsi ancora con uno dei più grandi e carpirne i segreti. Una corsia preferenziale che Jannik vuol seguire, favorito anche da un Rafa che di voglia di smettere non ne ha, motivato a giocare contro con uno degli esponenti più importanti della nouvelle vague internazionale.
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Foto: Lapresse