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Tennistavolo, Debora Vivarelli: “La mia classifica attuale mi dà buone possibilità per il pass olimpico”

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Debora Vivarelli è alla ricerca del pass olimpico nel tennistavolo per i Giochi di Tokyo 2020: l’atleta appartenente al Centro Sportivo Esercito ha parlato con OA Sport del momento storico molto delicato che stiamo vivendo e delle attese in vista degli ultimi appuntamenti qualificanti alla rassegna nipponica. L’azzurra ha commentato i cambiamenti di format previsti con la creazione del circuito del World Table Tennis per dare maggiore visibilità a questo sport, ed ha ringraziato l’Esercito, che si è adoperato per mettere i propri atleti in condizione di allenarsi al meglio durante l’emergenza sanitaria.

Debora Vivarelli è l’unica italiana tra le prime 100 al mondo nel ranking rilasciato il 4 novembre, nel quale si attesta in 72ma posizione, e si sta preparando per i Campionati Europei a squadre, con i gironi della Stage 1 che si disputeranno il 23 e il 24 gennaio 2021, e, soprattutto, per il torneo europeo di singolare di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, in programma a Mosca da mercoledì 10 a domenica 14 febbraio 2021. Dopo la competizione continentale ci sarà un altro torneo su base mondiale per l’accesso ai Giochi, infine gli ultimi posti verranno messi a disposizione attraverso il ranking.

Come ti alleni in questo periodo in cui l’Italia è tornata a vivere un secondo periodo di restrizioni?
Grazie al sostegno del Centro Sportivo Esercito posso continuare i miei allenamenti in vista degli impegni internazionali, che dovrebbero riprendere da gennaio. Fino a due settimane fa stavo ultimando la preparazione in vista dell’inizio del Campionato Italiano di Serie A1, poi anche questo è stato spostato al 2021 e quindi abbiamo abbassato i ritmi“.

In che modo stai vivendo questo difficile momento storico di emergenza sanitaria?
Cerco di essere positiva, anche se devo dire che mi manca molto la competizione, con i viaggi, la routine dei tornei e l’adrenalina della gara. È più difficile trovare degli stimoli senza una gara ad attenderti, ma capisco quanto sia fondamentale che in questo momento si limitino tutte le attività, soprattutto quando non si possono applicare efficaci protocolli. Penso spesso a chi sta dedicando la propria vita in prima linea contro questo virus e cerco di trasmettere un messaggio di responsabilità a chi mi segue e mi sta vicino. È fondamentale che tutti collaborino per superare questo momento difficile, così da tornare ad una vita più normale“.

Come affronti la paura del contagio?
Cerco di limitare le uscite di casa, oltre agli allenamenti mi occupo solo delle esigenze indispensabili. In palestra dobbiamo rispettare un protocollo molto ristrettivo. Per il resto sto a casa, è fondamentale che tutti individualmente cerchino di dare il proprio contributo alla causa“.

Si sono appena conclusi i tornei che hanno assegnato le Coppe del Mondo, un bel segnale a livello internazionale per il tennistavolo…
Ho seguito gli incontri e sono stati un bello spettacolo per il nostro sport. Il calendario internazionale per il 2021 però non è ancora stato ufficializzato. In Italia avevamo ripreso con due tornei Top 12, di cui il secondo a Bolzano. Peccato che la situazione non abbia permesso di iniziare il campionato come previsto“.

Nel 2021 partirà il circuito del World Table Tennis, anticipato dal torneo di Macao. Quanto può incidere in termini di visibilità per questo sport?
Speriamo molto, penso che sia importante un cambiamento che metta al centro gli atleti come il WTT. Non è molto chiaro come si svolgeranno le competizioni nel 2021, perché dovranno essere organizzare delle “bolle”, ma cercherò di farmi trovare pronta a tutti gli appuntamenti del calendario“.

Come hai vissuto la notizia dello slittamento delle Olimpiadi al 2021?
Era inevitabile e quindi mi ero già preparata. Essendo vicina all’obiettivo qualificazione, ed avendo molta fiducia nelle prestazioni che stavo avendo, mi è dispiaciuto dover rimandare tutto. Ho preso un periodo di pausa e poi abbiamo programmato la rincorsa per il nuovo anno“.

Svanita la possibilità della qualifica a squadre, ora restano poche occasioni per tentare la qualifica olimpica individuale…
In realtà ci sono ancora diverse opportunità, dovrebbero esserci ancora un torneo di qualificazione europeo, uno mondiale e alle fine dei posti di completamento dal ranking“.

Nell’ultimo aggiornamento del ranking sei al numero 72, molto vicino alla tua miglior classifica di sempre. Può bastare per andare a Tokyo?
Dipenderà dal sistema definitivo di qualificazione, non è ancora chiaro se sarà possibile disputare i tornei che mancano e quale ranking verrà scelto per completare le qualificazioni. La mia classifica attuale, insieme alla consapevolezza che mi hanno dato i buoni risultati dell’ultima stagione, mi danno buone possibilità per il pass olimpico“.

In un’intervista rilasciata lo scorso gennaio alla ITTF hai detto che il tennistavolo per te è un affare di famiglia. Raccontaci la tua esperienza.
I miei genitori si sono conosciuti grazie a questo sport e fin da piccola ho frequentato le palestre, insieme a mia sorella Elisa, che è più grande di me. Adesso insieme a me in campionato gioca l’altra sorella, Evelyn, che è più piccola di me di 10 anni, abbiamo anche giocato contro nel primo torneo che si è disputato ad ottobre a Bolzano. A 16 anni, sono stata lontana da casa diversi anni per potermi allenare ed è stata dura. Quando sono ritornata a casa a giocare ho capito quanto sia importante il sostegno e la vicinanza dei propri cari, soprattutto nei momenti difficili“.

Quanto è stato importante per la tua carriera l’ingresso nel Centro Sportivo Esercito?
È stato fondamentale e colgo l’occasione per ringraziare nuovamente. Il sostegno del Centro Sportivo Esercito mi permette di concentrarmi al 100% sull’allenamento e sulle competizioni, e anche in questa situazione difficile mi sono sempre stati vicini e disponibili ad aiutarmi e consigliarmi“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: comunicato stampa FITET

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