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Sci di fondo

Tour de Ski 2021, obiettivo top10 per Francesco De Fabiani senza la Norvegia

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Nella sua carriera, Francesco De Fabiani ha raccolto come miglior risultato al Tour de Ski, per due volte, il nono posto, tanto nel 2016 quanto nel 2019. Prestazioni, quelle, corrispondenti ai suoi due migliori anni della carriera nel circuito mondiale dello sci di fondo.

Questo inizio di stagione, però, pur avendo visto un De Fabiani indubbiamente migliore rispetto all’assai buia annata 2019-2020, non lo ha ancora riconsegnato alle competizioni nel miglior stato nel quale potrebbe competere. Prova ne è il rendimento altalenante offerto fino a oggi, sia con che senza il gruppo scandinavo in scena.

Se è vero che nella 15 km di Davos è riuscito a ottenere il quinto posto, primo tra i non russi nella competizione a tecnica libera in terra svizzera, è altrettanto vero che, nella sprint di Dresda, non è neanche riuscito a entrare tra i primi 30. Questo pone un chiaro interrogativo sulle chance del “Defa”: riuscirà a ottenere un posto tra i primi dieci?

L’assenza dei norvegesi in questo senso può essere di aiuto. Del resto, sono loro che hanno dominato almeno metà della classifica finale nelle ultime stagioni, anche qualora non sia stato norvegese il vincitore. Per ritrovare una classifica del Tour de Ski con un solo norvegese nei primi dieci bisogna risalire al 2013, quando fu presente Petter Northug da quarto in graduatoria (va detto, peraltro, che Northug, in quegli anni, in diverse occasioni ha retto da solo le sorti della Norvegia nell’evento a tappe).

De Fabiani, oggi come oggi, può puntare probabilmente alla top ten, e al miglioramento di quel risultato di 2016 e 2019. Dovrà però riuscire a mostrarsi in una condizione più simile a quella di Davos e Ruka che in quella della giornata no a Dresda, perché con il ritorno di finlandesi e svedesi la battaglia per portare a casa migliori risultati sarà per forza di cose più importante. Sembra più irrealistica una posizione all’interno delle prime cinque, verosimilmente appannaggio dei russi, tra i quali non c’è Ustiugov, ma con Alexander Bolshunov con un autentico tappeto bianco servito davanti.

Va però detto che il Tour de Ski è già da inizio stagione uno degli obiettivi di De Fabiani, per cui non è escluso che possa aver calibrato le energie in occasione dell’evento a tappe. E potrebbe accadere lo stesso con i Mondiali a Oberstdorf, l’altro grande appuntamento della stagione. Un dato statistico interessante da notare è che il nativo di Aosta non ha mai conquistato un podio prima di raggiungerli al Tour de Ski. C’è di più: è sempre stato più competitivo, a livello di podi (in Coppa del Mondo finora otto), nella seconda parte di stagione invece che nella prima. Segnali dal passato, questi, che potrebbero ritornare utili per comprendere il presente.

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Foto: LaPresse

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