VIDEO Marvin Vettori batte Hermansson: “E’ per gli italiani che soffrono. Ora voglio Paulo Costa”. I cartellini dei giudici

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Marvin Vettori si è messo in grande luce a Las Vegas, sconfiggendo lo svedese Jack Hermansson nei pesi medi e viaggiando ancor più verso le vette più alte dell’UFC, mettendo per la prima volta l’Italia al centro dell’attenzione in questa fattispecie. Unanime la decisione dei giudici: due 49-46 e un 49-45 sui cartellini.

Queste le ammissioni di Vettori a fine combattimento: “Se devo essere sincero, non credo di aver fatto un buon lavoro, credo di poter fare molto di meglio. Però, davvero, questi tipi sono tosti. Credevo che l’avrei messo giù nel primo round, che l’avrei finito, ma è risalito, è stato solido, però non è riuscito a prendermi alla sprovvista. Sono stato sicuro di questo tutta la notte. Era sempre attivo, pensavo ‘si stancherà prima o poi’, ma non lo ha mai fatto. Oggi ero un po’ più forte, grazie Nate per il tweet che vedo ora, è stato un signor combattimento. Sono molto migliorato questa notte e sono molto felice di aver vinto. Ero stanco nel terzo round, ma ho scavato a fondo nel quarto e nel quinto e sono stato in grado di trasformarlo in un incontro di boxe, che è dove volevo arrivare. Sapevo di avere un vantaggio, ma questo è forte. E ci credo, è il numero 4 del mondo. Sì, sono nel mix! Mettetemi in gioco presto, ancora non ci sono. Sono molto felice di andare via con la vittoria. E’ per tutti gli italiani che credono in me, per tutti quelli che soffrono, questo è molto importante per me“. E di seguito diversi ringraziamenti. “E’ solo l’inizio“. E quando si tratta, per una tradizione del mondo UFC, di “nominare” uno sfidante, non ha dubbi: “Let’s go Borracinha“, alias Paulo Costa, brasiliano ultimo sfidante al titolo mondiale.

In conferenza stampa ha aggiunto: “So di aver fatto la storia stanotte, è un grande passo verso dove voglio essere. E’ enorme, mi sento molto bene. Lui è stato tosto, si è ripreso, l’ho mandato giù e lui si è ripreso, mi ha colto di sorpresa, stavo provando varie cose. Era molto forte, sono rimasto molto sorpreso dalla sua guardia. Ci sono stati alcuni momenti chiave del combattimento. L’ho mandato giù e ho pensato ‘ok, gli sono andati i nervi’. Per tutto il secondo round volevo finirlo, però si è ripreso. Ho molto rispetto per lui. Anche nel terzo stavo cercando di chiudere una volta per tutte, poi nel quarto e nel quinto ho fatto in modo che non ci fosse maniera per lui di contrattaccare. Non ha potuto fare molto, quando ho portato i miei colpi, e questo credo mi sia valso l’incontro. Non penso al tempo o all’arbitro, è un combattimento. Ricordo di essermi sentito nel quarto come a starmi divertendo molto, avrei potuto andare avanti per 10-15 round. Oggi sono il re d’Europa“. E poi chiama di nuovo la sfida a Paulo Costa, tracciandone un profilo.

L’INTERVISTA DOPO IL COMBATTIMENTO

LA CONFERENZA STAMPA

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