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America’s Cup 2021: la velocità delle barche ed il confronto con quelle del 2000. Dei missili sull’acqua

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Prosegue il conto alla rovescia in vista della 36ma Coppa America di vela, in programma a partire dal 15 gennaio nella baia di Auckland, in Nuova Zelanda. Il golfo di Hauraki torna ad ospitare il trofeo sportivo più antico al mondo per la terza volta nella storia, dopo le edizioni del 2000 e del 2003. In chiave Italia i fari saranno puntati su Luna Rossa Prada Pirelli, pronta a dare battaglia sin dalla Prada Cup (dal 15 gennaio al 22 febbraio) per provare a sfidare i detentori di Emirates Team New Zealand nel Match di America’s Cup (dal 6 marzo).

Le barche protagoniste di questa Coppa America sono degli AC75 iper-tecnologici che consentono ai team di raggiungere velocità davvero impressionanti rispetto al passato, perciò si profila una manifestazione estremamente spettacolare ed appassionante. Si gareggia su monoscafi con una lunghezza pari a 23 metri circa (75 piedi), caratterizzati da due foil laterali che permettono all’imbarcazione di navigare sollevata dalla superficie dell’acqua raggiungendo anche i 50 nodi di velocità (con vento al limite massimo consentito).

Sono numeri assolutamente impensabili tornando con la mente alla prima Coppa America disputata in Nuova Zelanda, quando Luna Rossa fece innamorare milioni di italiani vincendo la Louis Vuitton Cup 2000 dopo aver battuto in finale AmericaOne per 5-4. In quell’edizione si utilizzavano gli IACC (International America’s Cup Class), monoscafi di circa 25 metri che oltrepassavano di poco il muro dei 10 nodi di velocità. All’epoca le regate duravano quasi due ore, mentre adesso difficilmente si va oltre i 30 minuti.

L’evoluzione tecnologica degli ultimi vent’anni ha migliorato esponenzialmente le performance delle barche ed il lavoro dei team attuali può essere paragonato a quello di una scuderia di Formula 1, in termini di sviluppo e di analisi. Le World Series di dicembre si sono rivelate interessanti dal punto di vista della gestione tattica delle gare, in cui è fondamentale restare sempre sui foil anche a costo di percorrere più metri del necessario per evitare di perdere troppo tempo con gli splash down.

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Foto: Press Luna Rossa

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