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Atletica, Filippo Tortu: “Spero di uscire in fretta dal Covid. Italia a Tokyo senza bandiera sarebbe un dramma”
Un incubo senza fine che è andato a colpire un altro degli sportivi italiani più affermati. È notizia di ieri infatti la positività al Covid-19 di Filippo Tortu, recordman dei 100 metri piani. Stop che non ci voleva all’inizio di una stagione così importante che dovrebbe portare alle Olimpiadi di Tokyo.
Il sardo ha raccontato le sue sensazioni alla Gazzetta dello Sport: “Non ho sintomi, ma mi preme lo sappiano coloro con cui ho interagito negli ultimi giorni. Nelle scorse ore ho fatto il sierologico, aspetto l’esito. Spero di uscirne in fretta, quindi no. Ho cyclette, tapis roulant, pesi ed elastici. Il tono muscolare non ne risentirà”.
Sul vaccino: “Sono convinto possa risolvere la situazione. Ed è grave che qualcuno non lo capisca. Prima spetta a chi opera nella sanità e alle categorie a rischio, poi agli altri. Per noi atleti sarà utile anche in chiave olimpica, soprattutto pensando al Villaggio”.
Il programma per il suo 2021: “La stagione all’aperto comincerà presto e mi concentrerò su quella. Rimarrò a casa, al limite, tra marzo e aprile, qualche periodo in Sardegna. Poi, l’1-2 maggio, in Polonia, ci attendono i Mondiali di staffette. Se saremo tra le prime otto, ranking a parte, conquisteremo il pass per Tokyo”.
Sulla questione che affligge il Bel Paese, a rischio sanzioni dal Cio (possibilità di gareggiare senza bandiera): “Sono stato ospite insieme al presidente Malagò alla Domenica Sportiva. Succedesse sarebbe un dramma sportivo”.
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Foto: Lapresse