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Australian Open 2021: tutti i qualificati. Per l’Italia passano Errani e Cocciaretto. Fanno la storia Carlos Alcaraz e Francesca Jones

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Sono stati determinati, oggi, tutti i giocatori qualificati per l’edizione 2021 degli Australian Open, che si terrà a Melbourne dall’8 al 21 febbraio. Com’è noto, la grande distanza temporale tra il tabellone cadetto e quello principale deriva dal fatto che chi va in Australia deve sottoporsi a una quarantena regolamentata di 14 giorni, dopo la quale può disputare tornei. Per questo motivo, si è deciso di giocare le qualificazioni a Doha in campo maschile e a Dubai in campo femminile.

Partiamo dagli uomini, dove sono questi i 16 che andranno a Melbourne, in ordine di classifica: Aslan Karatsev (Russia), Henri Laaksonen (Svizzera), Carlos Alcaraz (Spagna), Bostic van de Zandschulp (Paesi Bassi), Maxime Cressy (Stati Uniti), Michael Mmoh (Stati Uniti), Kimmer Coppejans (Belgio), Roman Safiullin (Russia), Frederico Ferreira Silva (Portogallo) Mario Vilella Martinez (Spagna), Tomas Machac (Repubblica Ceca), Sergiy Stakohvsky (Ucraina), Viktor Troicki (Serbia), Elias Ymer (Svezia), Quentin Halys (Francia), Bernard Tomic (Australia).

La storia che più balza agli occhi è indubbiamente quella di Alcaraz. Lo spagnolo, a neanche 18 anni, con la vittoria sul boliviano Hugo Dellien, giocatore da terra rossa che mai si è troppo adattato al veloce, si è qualificato per la prima volta per un tabellone principale Slam. Si tratta del primo classe 2003 a riuscire in tale impresa. Importante anche il ritorno di Tomic in main draw: sono passati 10 anni dai quarti a Wimbledon e di acqua ne è passata a dismisura sotto i ponti, ma il talento c’è ancora e qualche anno rimanente per svilupparlo anche. Va inoltre ricordato che oltre a questi 16 ci saranno con certezza due lucky loser, a causa dei ritiri con ritardo dell’americano John Isner e del cileno Cristian Garin.

Per quel che concerne invece le donne, di seguito l’elenco delle qualificate sempre per classifica: Kaja Juvan (Slovenia), Greet Minnen (Belgio), Timea Babos (Ungheria) Liudmila Samsonova (Russia), Mayar Sherif (Egitto), Sara Errani (Italia), Elisabetta Cocciaretto (Italia), Tsvetana Pironkova (Bulgaria), Whitney Osuigwe (Stati Uniti), Mayo Hibi (Giappone), Olga Danilovic (Serbia), Chloe Paquet (Francia), Valeria Savinykh (Russia), Clara Burel (Francia), Francesca Jones (Regno Unito), Rebecca Marino (Canada).

In questo caso le storie di maggior rilievo sono due. Una è quella di Francesca Jones, tennista britannica che ce l’ha fatta nonostante una grave condizione congenita, a causa della quale ha cinque dita in meno (una per mano, due a un piede e una all’altro), l’altra si lega al nome di Rebecca Marino. La canadese, ex numero 38 al mondo, si è ritirata dal 2013 al 2017: era incapace di digerire la pioggia di insulti da quella parte di scommettitori che, nel momento in cui una scommessa viene persa, si prodiga in indecorosi insulti e minacce di morte contro chicchessia. Poi è tornata e ora sta raccogliendo di nuovo risultati di rilievo.

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Foto: Marta Magni Images / MEF Tennis Events

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