Biathlon
Biathlon, Dorothea Wierer cerca la rimonta a Oberhof, Lukas Hofer sfida i norvegesi
Rimonta e interruzione del digiuno. I temi sono un po’ questi e non si vuol parlare di problemi di alimentazione o di questioni religiose. Il riferimento è agli inseguimenti (femminile e maschile) di Coppa del Mondo 2020-2021 di biathon a Oberhof (Germania).
Le prime a partire saranno le donne (ore 12.45) e la norvegese Tirill Eckhoff ha voglia di regalarsi una grande doppietta. Nella sprint di ieri la norvegese ha fatto paura: un incedere sugli sci stretti notevolissimo (secondo miglior tempo a 1″8 dalla sorprendente bielorussa Elena Kruchinkina) e precisa al poligono. In buona sostanza, la gara perfetta. Visto il vantaggio sulla seconda (la svedese Hanna Oerberg 30″), le chance per concedere il bis non mancano, a patto di avere quella continuità nelle serie di tiro che non sempre Eckhoff ha avuto. Dovrà recuperare terreno la leader della classifica generale Marte Roeiseland, quinta ieri a 52″6 dalla connazionale. I due errori al poligono sono costati caro, ma nella pursuit tutto può succedere e il suo grande motore sugli sci potrebbe risultare un grande vantaggio.
In casa Italia ci si lecca le ferite perché sono solo due le ragazze al via dell’inseguimento odierno, ovvero Dorothea Wierer (31ma) e Irene Lardschneider (45ma), rispettivamente a 1’52” e 2’28” dalla leader. Un dato sicuramente non confortante, come ricordato da Massimiliano Ambesi di Eurosport, è il fatto che per la prima volta dall’8 febbraio 2015 (inseguimento Nove Mesto), nessuna biathleta italiana ha concluso un gara di Coppa del Mondo nelle prime trenta posizioni. Una situazione frutto di una prestazione sottotono di Wierer e purtroppo di una disastrosa Lisa Vittozzi, che ha concluso 89ma con ben sei errori al poligono, cinque dei quali nella serie a terra della sprint. Per “Doro” le motivazioni sono quelle di rimontare e di limitare i danni in un format che le ha regalato il titolo mondiale ad Anterselva nel 2020 e nel quale vanta il maggior numero di podi (16) in carriera. Certo, servirà una prova al poligono perfetta e anche un’altra velocità sugli sci. Il 31° posto nella prova di ieri a 1’11″0 da Kruchinkina non è un buon dato della condizione di Dorothea, che spera di invertire il trend fin da subito.
Il turno degli uomini verrà alle 14.45 e Lukas Hofer, dato il contesto, si troverà in una sorta di campionato norvegese per quello che il Team Norge ha saputo fare nella sprint di ieri: un podio monopolizzato in toto, con Johannes Boe che ha ottenuto la fatidica 50ma vittoria in carriera in eventi individuali di primo livello (sfatando il tabù della sprint di Oberhof, sede nella quale poteva vantare un solo successo nella pursuit), a precedere il fratello Tarjei e il sempre più convincente Sturla Holm Laegreid. A Hofer è spettato il compito di interrompere la serie norvegese, visto il suo quarto posto a precedere Johannes Dale. Da questo punto di vista, l’altoatesino ha confermato il suo feeling con le non semplici nevi teutoniche, ricordando che in questo contesto di gara (fonte: Massimiliano Ambesi) ha ottenuto il maggior numero di piazzamenti nella top-10 (8), avendo un ottimo rendimento al poligono (tre volte lo zero). Servirà una prova senza macchia per ottenere il primo podio stagionale, sfuggitogli per un motivo o per l’altro. Hofer ha un’ottima condizione sugli sci e la sprint di ieri (quinto tempo nella classifica specifica) l’ha dimostrato. Pertanto, l’ambizione è quella di replicare quanto fatto il 12 gennaio del 2019 quando nell’inseguimento alla Rennsteig Arena giunse terzo (con lo zero al poligono), preceduto in quel caso da Johannes Boe e dal tedesco Arnd Peiffer.
Si spera poi che, complessivamente, anche che il resto della truppa italiana risponda presente. Thomas Bormolini, 26° ieri, ha fatto vedere un’ottima forma sugli sci, mentre Dominik Windisch 31° deve ancora trovare il giusto feeling. E poi i due giovani Tommaso Giacomel 43° e Didier Bionaz 55° vorranno ben figurare, mettendo nel contesto di gara tutta la voglia di arrivare che hanno.
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Foto: LaPresse