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Biathlon
Biathlon, tutti contro la Norvegia nella staffetta maschile a Oberhof. L’Italia sogna il podio
L’appuntamento è fissato per le 14.30 di oggi, sulle nevi della Turingia. La Rennsteig Arena di Oberhof (Germania) sarà teatro della staffetta maschile, gara valida per la Coppa del Mondo di biathlon 2020-2021. La prova a squadre offrirà diversi spunti che vale la pena analizzare.
Domanda 1: chi gode del favore del pronostico? Il quesito ha un po’ i connotati della retorica perché la risposta appare scontata: Norvegia. La classifica generale di Coppa del Mondo non lascia spazio alle interpretazioni: 1° Johannes Boe (582), 2° Sturma Holm Laegreid (474), 3° Johannes Dale (474) e 4° Tarjei Boe (451). La lettura della graduatoria farebbe pensare a un ordine di una competizione nazionale, ma in realtà parliamo di sfera di cristallo. Vero è che “l’infallibile” al poligono (94%) Laegreid non ci sarà e ad aprire sarà Vetle Sjaastad Christiansen, a seguire Dale e i due fratelli Boe. La sostanza non cambia e la potenza di fuoco del Team Norge resta intatta.
https://www.oasport.it/2021/01/live-biathlon-staffetta-maschile-oberhof-in-diretta-italia-mina-vagante-podio-non-impossibile/
Domanda 2: quali le avversarie principali? La Svezia con Peppe Femling, Martin Ponsiluoma, Oskar Brandt e Sebastian Samuelsson è formazione solida, anche se Samuelsson è apparso un po’ boccheggiante nella sprint e la strana caduta della prova sui due poligoni era forse frutto anche un po’ di questo. Attenzione particolare la meritano la Germania, che con il quartetto Erik Lesser, Benedikt Doll, Arnd Peiffer e Philipp Horn può trarre forza dal collettivo, tenuto conto della buona forma del 1° e del 3° frazionista. “Tutti per uno e uno per tutti” è qualcosa che porta in ambito transalpino e così la Francia di Simon Desthieux, Quentin Fillon Maillet, Fabien Claude ed Emilien Jacquelin vorrà rievocare l’era dei “Quattro moschettieri”, senza però fare follie nelle serie di tiro. E poi attenzione alla Russia, compagine in crescita con Kirill Streltsov, Matvey Eliseev, Alexander Loginov ed Eduard Latypov. In sostanza, sono tante le squadre candidate al ruolo di anti-Norvegia.
Domanda 3: e l’Italia? La formazione del Bel Paese può stupire e i riscontri della sprint con quattro atleti nella zona punti e un Lukas Hofer sempre a un tiro di schioppo del podio lo certificano. Spetterà a Thomas Bormolini aprire il quartetto azzurro. Il livignasco è in ottima condizione sugli sci e anche la velocità di esecuzione al poligono promette bene. Non vorranno essere da meno Hofer, in grandissima forma nel fondo, il giovane Tommaso Giacomel, animato da sfrontatezza e coraggio (basti guardare i rilevamenti nello shooting time e nel range time della sprint) e Dominik Windisch, apparso in condizioni migliori di forma. L’obiettivo è la top-5, ma con una gara di alto profilo il podio non è una chimera. Non resta che attendere quanto accadrà.
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Foto: LaPresse