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Calcio femminile, Supercoppa Italiana: la Juventus è la prima finalista, sconfitta 2-1 la Roma ai supplementari

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Una dura battaglia. Allo stadio comunale di Chiavari è andata in scena la prima semifinale della Final Four di Supercoppa Italiana di calcio femminile. Una formula anomala dettata dalla chiosa della stagione passata (causa Covid). Pertanto, nel primo match che ha visto confrontarsi la Juventus campione d’Italia e la Roma, sono state le bianconere di Rita Guarino a prevalere con il punteggio di 2-1 in un incontro che si è deciso ai supplementari. Nei tempi regolamentari la Juve aveva realizzato con Barbara Bonansea al 23′ e al 48′ le giallorosse avevano risposto con la giamaicana Allyson Swaby. Decisiva in negativo per la Roma l’espulsione dell’estremo difensore Ceasar, che ha costretto le capitoline ad affrontare l’extra-time in inferiorità numerica, subendo così la marcatura di Cristiana Girelli al 116′. Un gol che ha permesso alla Vecchia Signora di staccare il biglietto per l’atto conclusivo di domenica 10 gennaio alle 12.30, contro la vincente della seconda semifinale tra Milan e Fiorentina delle ore 18.00.

PRIMO TEMPO – Guarino vara il solito 4-3-3: Bacic; Hyyrynen, Salvai, Sembrant, Boattin; Rosucci, Galli, Caruso; Bonansea, Girelli, Hurtig. Risponde Bavagnoli con un modulo speculare: Ceasar; Erzen, Swaby, Pettenuzzo, Bartoli; Andressa, Giugliano, Ciccotti; Thomas, Lazaro, Serturini. Al 6′ primo squillo della Juve con Boattini che dalla sinistra lascia partire un traversone per Girelli, che in girata non trova lo specchio della porta. Al 10′ grande chance per le giallorosse: Thomas trova Lazzaro, con la spagnola che con una giocata strabiliante si libera e serve Andressa in area, ma la brasiliana cincischia e consente a Bacic di sventare la minaccia. Al 16′ la Roma ha la grande chance del rigore: Giugliano riconquista il pallone sulla trequarti, Caruso la stende in area e l’arbitro indica il dischetto. Andressa dal dischetto si fa ipnotizzare dall’estremo difensore bianconero e palla alta sopra la traversa. Al 23′ arriva il gol della Vecchia Signora: Bonansea sblocca il match sfruttando un rimpallo, dopo aver tirato addosso a Ceasar. Grande beffa per la Roma. Al 28′ c’è anche la rete annullata per fuorigioco in casa giallorossa: Giugliano batte la punizione, Bacic si perde il pallone su cui arriva Lazaro che ribadisce in porta, ma l’arbitro annulla la rete per una posizione di offside che però non sembra esserci. Le capitoline si fanno preferire per il gioco proposto, ma manca concretezza.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa la superiorità della Roma viene suggellata dal gol: sortita offensiva di Lazaro che imbuca per Swaby che nell’insolita posizione di terminale offensivo con un sinistro chirurgico batte Bacic. Le giallorosse spingono ancora e al 60′ Lazaro colpisce un’incredibile traversa su un perentorio stacco di testa. Girandola di cambi e all’83’ annullato un gol alla Juve: Girelli ribadisce in rete un suggerimento di Zamanian, ma la bianconera è in offside. Verticalizzazione improvvisa della Vecchia Signora all’89’: Maria Alves viene lanciata in profondità e il portiere devia il pallone con le mani fuori dalla propria aerea. Scatta l’espulsione immediata ed entra Baldi al posto di Serturini. Dal calcio piazzato non sortisce nulla e si va ai supplementari sotto una pioggia torrenziale.

TEMPI SUPPLEMENTARI – Una grandinata ritarda l’inizio dell’extra-time, ma non cambia le aspettative. La Juve, forte della superiorità numerica, piega le mire delle ragazze di Bavagnoli ed è la solita Girelli a realizzare al 116′, ponendo fine al confronto e regalando l’accesso alla finale alle bianconere.

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Foto: Fabio Fagiolini / LPS

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