Formula 1

Calendario Test F1 2021: programma e date. Solo pochi giorni per provare le nuove macchine

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Manca ancora più di un mese al ritorno in pista della F1. Lo slittamento a novembre del GP d’Australia di Melbourne, tradizionale opening race, ha posticipato la sede e modificato la data degli unici test in preparazione al 2021. A differenza di quanto accade solitamente, le uniche tre giornate di azione non si terranno a Barcellona, ma in Bahrain, nuova location del primo appuntamento stagionale nel week-end del 28 marzo.

Al fine di limitare gli spostamenti delle persone, la massima formula ha preferito accantonare il circuito spagnolo a favore dell’impianto che sorge nella periferia di Manama, sede nel 2020 di due eventi nella fase conclusiva del campionato. A Sakhir i protagonisti del ‘Circus’ avranno a disposizione tre giorni dal 13 al 15 di marzo.

Oltre all’aspetto logistico, il Bahrain International Circuit si è mostrato un impianto all’avanguardia nella gestione dell’emergenza sanitaria. Il Coronavirus incide infatti sui test che non saranno composti da sei giorni, ma solo da tre. Questa riduzione, non gradita da alcuni membri del paddock, deriva anche dall’aspetto economico ed dal fatto che le vetture non si scosteranno molto da quelle che hanno gareggiato durante il Mondiale 2020.

Nel week-end che avrebbe dovuto inaugurare il campionato, team e piloti sono chiamati dunque ai primi giri della nuova stagione. Ogni squadra, come sempre, potrà utilizzare una vettura e dovrà alternare alla guida i propri alfieri. In sostanza ogni atleta avrà a disposizione una giornata e mezza per prepararsi al meglio al lunghissimo campionato in programma.

Con soli tre giorni a disposizione non ci sarà molto tempo per provare delle nuove componenti e non saranno ammessi problemi tecnici. Una noia meccanica potrebbe infatti pesare nel percorso di avvicinamento al campionato 2021,

Al momento il ‘Circus’ non ha comunicato ulteriori modifiche nel calendario, ma tutto è in divenire. Alcuni eventi cittadini potrebbero infatti rinunciare come Montreal (Canada) o Baku (Azerbaigian), in un 2021 in cui tutto dovrà essere ‘flessibile’.

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Foto: LaPresse

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