Ciclismo
Ciclismo, Marcel Kittel sostiene Tom Dumoulin: “Deve rimanere fedele a se stesso e prendersi il tempo di cui ha bisogno”
Dopo l’annuncio a sorpresa giunto nella giornata di sabato da parte di Tom Dumoulin, che ha deciso di prendersi una pausa dal ciclismo per poter ritrovare se stesso, il suo ex compagno di squadra dei tempi della Giant Alpecin Marcel Kittel, ha pubblicato un forte messaggio di grande sostegno nei confronti del vincitore del Giro d’Italia 2017. Il tedesco si è ritirato dal ciclismo professionistico a metà della stagione 2019, dopo aver perso tutte le motivazioni per poter correre, al termine di un periodo difficile assieme al Team Katusha.
Anche se è indubbia una piccola coincidenza: nel 2015 Kittel ha lasciato anzitempo la Giant Alpecin (poi Team Sunweb e attuale Team DSM), dopo l’infortunio subito al Giro 2019, Dumoulin ha avuto alcune divergenze con la squadra, lo scorso anno Wilco Kelderman ha vissuto la medesima esperienza, e poche settimane fa Marc Hirschi ha inaspettatamente rescisso il contratto con la formazione tedesca, accasandosi alla UAE Team Emirates.
Kittel ha corso assieme a Dumoulin per quattro stagioni tra il 2012 e il 2015, con l’olandese che inizialmente faceva parte del treno per le volate di Kittel, prima di esplodere definitivamente nelle prove contro il tempo e poi nelle gare a tappe. La notizia del suo improvviso congedo è stato un vero shock; soprattutto perchè giunto a 24 ore di distanza dell’annuncio da parte della Jumbo-Visma sul suo programma stagionale comprendente le Classiche del pavé e il Tour de France.
Tramite il suo profilo personale di Instagram, Kittel ha offerto il suo pieno sostegno a Dumoulin, comprendendo pienamente la sua decisione: “Ho sempre ammirato Tom Dumoulin per la sua forza: in bici, quando eravamo compagni di squadra e abbiamo vinto insieme delle tappe al Tour de France, ma anche fuori dalla bici per la sua chiara opinione e onesta critica – ha affermato l’ex velocista tedesco – Ovviamente è triste vederlo prendersi una pausa dal ciclismo, ma deve anche rimanere fedele a se stesso per prendersi il tempo di cui ha bisogno e capire chi è, cosa vuole”.
“So per esperienza personale come ci si sente e quanto sia difficile dubitare di quello che fai, e il fatto che vuoi guardare oltre la tua vita e l’identità attuale. Solo il tempo darà le risposte corrette, e spero per Tom che le trovi presto. Fino ad allora gli auguro la stessa forza che ha sulla bici anche per questa parte della sua carriera; ma anche a tutti coloro che si trovano nella stessa situazione e vogliono conoscere meglio la propria identità. So che è un grande viaggio con una destinazione incerta, ma è anche una lezione di vita molto importante. Una volta ritrovata quella bussola interiore, ricalibrala e dirigiti nella tua direzione futura”.
[sc name=”banner-dirette-live”]
Foto: Lapresse