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Ciclismo, Rik Verbrugghe su Chris Froome: “La riabilitazione sta andando bene, importante che torni quello capace di vincere il Tour”

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È appena iniziata la nuova avventura di Chris Froome. Dopo tantissime annate tra Team Sky e INEOS, il britannico ha deciso di cambiare aria a 35 anni trasferendosi alla Israel Start-Up Nation. Il kenyano bianco non sarà presente però nel primo ritiro della squadra israeliana, visto che sta ancora procedendo con la sua riabilitazione in California.

A parlare ai microfoni di Het Nieuwsblad è stato l’ex ct della Nazionale belga e ora direttore sportivo della Israel Rik Verbrugghe: “La sua riabilitazione sta andando molto bene. Ora può di nuovo sviluppare tanta forza nella gamba destra quanta in quella sinistra. Farebbe meglio a rimanere lì in California per un altro mese e poi tornare a febbraio per la Vuelta a Andalucia, la Volta ao Algarve o l’UAE Tour. Non siamo ancora sicuri di dove inizierà la stagione“.

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Prosegue: “Il Froome della Vuelta a España non è il Froome di oggi. A causa del lockdown a Montecarlo nel marzo dello scorso anno e della distanza con la Ineos, la sua riabilitazione non è stata perfetta. Se potrà vincere il Tour per la quinta volta? La cosa più importante è che torni al vecchio livello, quello capace di vincere il Tour. Nel frattempo ci sono tanti ragazzi che stanno emergendo, sarà una cosa molto difficile battere giovani come Pogacar, Bernal e, presto, Evenepoel”.

Infine, sul lato umano: “Ho scoperto un ragazzo di 35 anni molto amichevole e rispettoso, che è molto felice e motivato. Ha un’altra possibilità con una squadra immersa in un’atmosfera familiare, lontano dalla macchina che erano Ineos e Sky”.

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Foto: Lapresse

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