Ciclismo
Ciclocross, Coppa del Mondo 2020-2021: Mathieu van der Poel e Wout Van Aert si giocano il successo finale a Overijse
Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si giocheranno, questa domenica, nel teatro più iconico del ciclocross, il Druivencross di Overijse, il successo finale della Coppa del Mondo 2020-2021. Il tracciato, duro e tecnico, favorisce l’iridato, il quale è il campione in carica di questa manifestazione e l’ha vinta quattro volte, su quattro partecipazioni, negli ultimi cinque anni.
Van Aert, però, il quale ha partecipato a tutte le prove al contrario di van der Poel che ha saltato quella di Tabor, ha dalla sua un vantaggio importante in classifica generale. Il belga, infatti, ha quindici punti di margine sul neerlandese e gli basterebbe arrivare una posizione dietro all’eterno rivale per mantenere la testa della graduatoria.
In lotta per il successo finale, per la verità, ci sarebbe anche Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen-Bingoal), il quale si trova a diciannove punti da Van Aert. Il belga, però, nonostante stia vivendo il miglior momento della carriera, nelle ultime settimane ha palesato una certa inferiorità nei confronti dei due Dioscuri. Per trionfare, verosimilmente, avrebbe bisogno che ambedue i rivali venissero ampiamente rallentati da problemi meccanici e cadute.
Coloro che, ad oggi, sembrerebbero poter recitare il ruolo di terzi incomodi e trasformarsi, dunque, in preziosi alleati o di van der Poel o di Van Aert, sono Tom Pidcock (Trinity) e Toon Aerts (Baloise-Trek). Il primo ha le caratteristiche ideali per far bene sul tracciato di Overijse, non a caso già l’anno scorso conquistò la piazza d’onore alle spalle di van der Poel, mentre il secondo qua vinse nel 2018, in contumacia Mathieu, e al Campionato Nazionale Belga è sembra in crescita di condizione, tanto che è arrivato ad appena venti secondi da Van Aert.
Non sarà della partita, invece, il campione d’Europa Eli Iserbyt (Pauwels Sauzen-Bingoal), ancora alle prese coi problemi fisici che lo stanno tormentando da quando fu vittima di una brutta caduta al GP Eric De Vlaeminck di Zolder. Il belga ha deciso di gareggiare solo domani nel Flandriencross di Hamme, ove deve difendere la sua prima posizione nello X2O Badkamers Trofee, e di sacrificare il Druivencross onde evitare di peggiorare ulteriormente le sue condizioni.
Per l’Italia, infine, ci saranno in gara le due punte di diamante del movimento maschile: il campione nazionale Gioele Bertolini e Jakob Dorigoni. Il circuito è adatto a entrambi e un piazzamento in top-15 può essere un obiettivo assolutamente alla portata di tutti e due.
Tra le donne Lucinda Brand ha già ipotecato il successo finale, per cui si correrà solamente per quello parziale. Ad ogni modo, il Druivencross è la manifestazione in assoluto più prestigiosa del segmento del pedale che si snoda tra fango, sabbia e prati. E’ conosciuta come “La Madre di tutti i Cross” e chiunque vuole mettere il suo nome nell’albo d’oro della gara di Overijse. Ragion per cui è lecito aspettarsi il solito spettacolo che il cross rosa sa dare.
Le tre favorite, tutte e tre neerlandesi, sono la giovanissima campionessa del Mondo Ceylin del Carmen Alvarado (Alpecin-Fenix), la quale è all’esordio su un tracciato che sembra fatto dal sarto per lei, Lucinda Brand (Baloise-Trek), che qua si impose nel 2018 e fu seconda nella passata stagione, e Denise Betsema (Pauwels Sauzen-Bingoal), vincitrice dell’ultima prova di Coppa del Mondo a Hulst.
Attenzione, però, alla quarta incomoda, ovvero la vicecampionessa del Mondo Annemarie Worst (777). La neerlandese l’anno scorso fu letteralmente dominante nel Druivencross di Overijse, tanto che vinse rifilando oltre un minuto di distacco a Brand. Negli scorsi mesi è stata rallentata da un problema di overtraining, ma le ultime tre settimane passate senza gare potrebbero averle permesso di ritrovare il colpo di pedale dei giorni migliori.
Proverà a inserirsi nella lotta per il successo anche la giovanissima ungherese, classe 2001, Blanka Kata Vas, la quale durante il periodo natalizio si è dimostrata molto vicina al livello delle migliori e ha vinto sia a Bredene che a Gullegem. Parlando di nuove leve, un’altra che ha i mezzi per cogliere un piazzamento di assoluto prestigio è l’ex calciatrice neerlandese, classe 2002, Fem van Empel (Pauwels Sauzen-Bingoal), che quest’anno è andata fortissimo soprattutto sui tracciati più duri, tanto che ha raccolto anche un quarto posto su un circuito come quello del GP Sven Nys di Baal che assomiglia al Druivencross di Overijse.
Guai a sottovalutare le veterane, tuttavia. In gara, infatti, ci saranno anche una Marianne Vos (Jumbo-Visma) che al Zilvermeercross di Mol di sabato scorso, nel quale è giunta terza alle spalle delle sole Brand e Betsema, è sembrata in netta crescita di condizione e una Sanne Cant (IKO) che nell’ultimo periodo pare essersi ritrovata e che qua vinse nell’ormai lontano 2014.
Come sempre, chiaramente, il contingente neerlandese è hors category rispetto alla concorrenza. Oltre ai nomi già citati, infatti, i Paesi Bassi schiereranno diverse altre stelle come la campionessa d’Europa U23 Puck Pieterse (Alpecin-Fenix), Manon Bakker (Credishop), la quale ha colto diciassette top-10 in diciannove gare disputate in questa stagione, Yara Kastelijn (Credishop), che al Zilvermeercross di Mol ha dato l’idea d’essere in ripresa dopo un periodo difficile, Inge van der Heijde (777), campionessa del Mondo U23 due anni fa, la funambola Aniek van Alphen (Credishop), la sorprendente Anne Tauber, pattinatrice prestata al ciclocross che in cinque gare disputate è arrivata quattro volte in top-15 e si è addirittura piazzata al nono posto a Zolder, e la rientrante Shirin van Anrooij (Telenet-Baloise), campionessa del Mondo in carica delle juniores che ha vissuto una stagione tormentata dai problemi fisici.
Dopo i Paesi Bassi, però, la nazione che può vantare il maggior numero di atlete di qualità è l’Italia. La campionessa nazionale Alice Maria Arzuffi (777) è reduce dal terzo posto della scorsa stagione ad Overijse e sicuramente è una delle outsider più quotate per la gara di domenica. Eva Lechner (Starcasino), invece, è giunta quarta, nel Druivencross, nel 2019 e terza nel 2018. Il tracciato è perfetto per lei e l’unica cosa che potrebbe mettersi di traverso tra la bolzanina e un ottimo risultato è una condizione che, nelle ultime uscite, non è sembra ottimale.
La campionessa nazionale U23 Francesca Baroni, che nelle ultime due stagioni ha disputato sette gare delle tre challenge conquistando quattro top-20, è un interessante outsider per un posto tra le prime quindici. Gaia Realini, la più giovane della spedizione con i suoi diciannove anni, è già arrivata in top-20 in Coppa del Mondo a Tabor, dimostrando di avere il ritmo gara per competere con le migliori del globo. Infine, ci sono anche Silvia Persico e Chiara Teocchi, due ragazze che molte bene hanno fatto nelle categorie giovanili, ove la prima ha sfiorato il podio al Mondiale U23 di Bogense 2019 e la seconda ha vinto due titoli europei U23, che potrebbero a loro volta competere per un piazzamento tra le prime venti. Teocchi, peraltro, ha sfornato una prestazione roboante, probabilmente antesignana di un ritorno ai livelli toccati qualche anno fa, al Campionato Italiano, nel quale è stata battuta dalla sola Arzuffi.
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Foto: OA Sport