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Ciclismo

Ciclocross, Mondiali 2021: Blanka Kata Vas sfida la corazzata neerlandese tra le donne U23

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Domenica mattina, a Ostenda, in Belgio, si terranno i Campionati del Mondo di ciclocross riservati alla categoria donne U23. Come tra le Elite, la nazionale faro saranno i Paesi Bassi. Le orange possono contare su una selezione decisamente profonda e ricca di talento. La maggior indiziata alla vittoria finale sembrerebbe essere Manon Bakker, la quale, durante lo scorso weekend, è giunta terza sia al Flandriencross di Hamme che al Druivencross di Overijse. La Tulipana appena citata, peraltro, ha dimostrato, nel corso di questa stagione, con risultati come il quinto posto a Ruddervoorde e il quarto al recente Zilvermeercross di Mol, di trovarsi decisamente a suo agio sulla sabbia, superficie che caratterizza il circuito di Ostenda.

Oltre a Bakker, i Paesi Bassi hanno anche l’attuale campionessa d’Europa di categoria Puck Pieterse, crossista abilissima nella guida della bicicletta, che al momento, però, ha denotato una tendenza a calare dopo i primi trenta minuti di gara che potrebbe esserle fatale nell’inseguimento al titolo mondiale, e l’iridata U23 di Bogense 2019 Inge van der Heijden, atleta discontinua, ma capace come poche altre di esaltarsi sulla sabbia. Tra le file della selezione orange, tra l’altro, troviamo anche Aniek van Alphen, altra maga della conduzione del mezzo che dopo un inizio esaltante di stagione, coronato con la vittoria al Rapencross di Lokeren, ha avuto un discreto calo di condizione negli ultimi due mesi, e Fem van Empel, diciottenne ex calciatrice che di quest’annata, che sta giungendo al termine, è stata la grande rivelazione. Van Empel parrebbe adatta soprattutto ai circuiti duri, ma allo Scheldecross di Anversa, da lei concluso all’ottavo posto, ha dimostrato di avere del feeling anche con la sabbia.

Infine, i Paesi Bassi dovrebbero schierare anche Shirin van Anrooij, l’anno scorso iridata tra le juniores e reduce da un brutto infortunio rimediato nella prima tappa di Coppa del Mondo a Tabor. Van Anrooij arriva da una stagione tormentata prima da alcuni fastidiosi problemi alla schiena e, poi, dall’imprevisto di cui sopra. Verosimilmente, dunque, se sarà al via della rassegna iridata, avrà una condizione non ottimale. Un vero peccato per lo spettacolo, dato che parliamo di una ragazza che ha nella sabbia il suo naturale terreno d’elezione e che l’anno passato, di questi tempi, appena diciottenne, era stata capace di concludere al terzo posto, alle spalle delle sole Del Carmen Alvarado e Worst, una gara del rango del Krawatencross di Lille.

La prima e più credibile alternativa alle orange viene dall’Ungheria e porta il nome di Blanka Kata Vas. Vicecampionessa del Mondo e d’Europa in carica, la neanche ventenne magiara, alla rassegna continentale, ha saputo mettersi dietro tutte le neerlandesi tranne Pieterse. Oltretutto, durante il periodo natalizio, ha vinto sia a Bredene che a Gullegem, dimostrando d’essere cresciuta ulteriormente nel corso dei mesi. Il problema di Kata Vas è che la sabbia non è la sua superficie preferita, tanto che allo Scheldecross di Anversa, una delle poche gare fatte quest’anno su questo terreno, ha sfornato la sua seconda peggior prova della stagione, cogliendo un per lei mesto quattordicesimo posto.

Tra le altre atlete che hanno le carte in regola per fare bene troviamo la campionessa uscente Marion Norbert Riberolle, leader della Francia, la quale in quest’annata non ha riconfermato le belle cose fatte vedere nella precedente, la britannica Anna Kay, di recente autrice di un’ottima prestazione su un tracciato come quello di Overijse, diversissimo da quello di Ostenda, e di una pessima al Zilvermeercross di Mol, forse il circuito più simile a quello della rassegna iridata, e le tre azzurre Francesca Baroni, Sara Casasola e Gaia Realini. Il tridente italiano, agli Europei, ha colto un settimo, un ottavo e un decimo posto. Solo le neerlandesi e Kata Vas hanno fatto meglio di Baroni e Casasola, mentre Realini era giunta alle spalle di Kay, ma davanti a Norbert Riberolle. La spedizione del Bel Paese è sicuramente valida e tutte e tre le rappresentanti dello Stivale hanno le doti per entrare in top-10. Al momento la più in forma sembrerebbe essere Baroni, la quale tre settimane fa ha conquistato il tricolore di categoria.

Per quanto concerne le altre ragazze che prenderanno il via domenica, la maggior candidata al ruolo di sorpresa del Mondiale è la francese Amandine Fouquenet. La transalpina in questione, che veste i colori dell’Arkea, ha sorpreso tutti, tre settimane fa, vincendo il titolo nazionale tra le Elite. Fouquenet, inoltre, ha dimostrato la bontà di questo risultato arrivando dodicesima, e rifilando anche distacchi pesanti a crossiste più quotate di lei come le già citate Kay e Norbert Riberolle, al Zilvermeercross di Mol, una manifestazione che, come accennato in precedenza, è un vero e proprio trionfo di sabbia.

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Foto: Shutterstock

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