Ciclismo
Ciclocross, Mondiali 2021: tra le donne Elite sarà una battaglia tutta neerlandese. Brand e Betsema sfidano del Carmen Alvarado
Manca solo un giorno al Campionato del Mondo 2021 di ciclocross riservato alle donne Elite. Sulla sabbia di Ostenda, città portuale belga che si affaccia sul Mare del Nord, è attesa un’altra sfida tutta neerlandese come quella a cui abbiamo assistito a Dubendorf 2020. L’iridata in carica, Ceylin del Carmen Alvarado, orange di origini caraibiche, è la favorita principale. La giovanissima portacolori del team Alpecin-Fenix, la quale si è laureata anche campionessa d’Europa sul finire dell’anno appena trascorso, si presenta al via dell’appuntamento clou della stagione forte di una condizione che sembra aver raggiunto il suo apice.
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Del Carmen Alvarado ha vissuto un’annata di alti e bassi. Un problema al ginocchio, rimediato dopo una caduta a Leuven, l’aveva rallentata tra fine novembre e inizio dicembre e l’aveva costretta a rimanere a digiuno di vittorie per una quarantina di giorni. Ora, però, le cose sono cambiate: del Carmen Alvarado, durante lo scorso weekend, ha dominato sia il sabato ad Hamme che la domenica a Overijse, dimostrando di aver ritrovato il colpo di pedale dei giorni migliori. La neerlandese, che ha vinto gare sabbiose del calibro del Duinencross di Koksijde e del Krawatencross di Lille, è una delle migliori al mondo sulla superficie che caratterizza il tracciato di Ostenda e ha le qualità ideali per fare male alle rivali nel segmento finale del circuito, l’unico ove vi sono dei punti veramente tecnici.
La rivale principale di Del Carmen Alvarado, sulla carta, dovrebbe essere la sua connazionale Lucinda Brand. La veterana della Baloise-Trek sta vivendo la miglior stagione della sua carriera sul versante crossistico. In questo 2020-2021, infatti, Brand ha già conquistato la Coppa del Mondo, è in testa alle classifiche di Superprestige e X2O Badkamers Trofee e ha vinto ben undici cross. Negli anni Lucinda è migliorata molto sulla sabbia e di recente ha trionfato anche nel Zilvermeercross di Mol, una manifestazione che presenta un tracciato molto simile a quello di Ostenda.
Brand fa della potenza e della resistenza i suoi punti di forza. Il tratto che collega il primo segmento del tracciato, quello che si snoda lungo la spiaggia, e quello finale, che abbiamo detto essere un po’ più tecnico, è perfetto per lei. Infatti, vi sono poche curve e tanti punti ove bisogna spingere. Brand è pure veloce e può permettersi di arrivare in volata con Del Carmen Alvarado. L’unico, piccolo, interrogativo è dato dal fatto che, durante le manifestazioni dello scorso weekend, Brand è andata meno forte del solito una volta superati i trenta minuti di gara. Negli ultimi mesi ha sovente battuto le avversarie grazie alla sua capacità di crescere giro dopo giro, se non dovesse avere questa carta nel suo mazzo alla rassegna iridata, le cose potrebbero complicarsi.
Nel ruolo di terzo incomodo troviamo Denise Betsema, anch’essa neerlandese e specialista della sabbia. La stella della Pauwels Sauzen-Bingoal, in quest’annata che sta volgendo al termine, ha vinto quattro gare e ha collezionato la bellezza di tredici tra secondi e terzi posti. Betsema, di tanto in tanto, ha delle giornate in cui è incontenibile, come è successo a Hulst a inizio gennaio o a Beringen. Sovente, però, si è dovuta arrendere davanti alla maggiore esplosività di Del Carmen Alvarado o al mix di potenza e fondo di Brand, la quale l’ha battuta in praticamente tutti i corpo a corpo.
Dalla sua, però, Betsema ha il fatto che la sabbia è una superficie che esalta le sue sopraffine doti tecniche. Non a caso, Denise in carriera ha vinto il Duinencross di Koksijde e quest’anno si è imposta sulla spiaggia di Anversa, nello Scheldecross. Come spesso accade, probabilmente, la vedremo aggredire la gara sin dalle prime battute e provare a staccare subito le sue rivali, onde evitare di ritrovarsi nel finale a dover duellare con atlete come Del Carmen Alvarado e Brand che le sono superiori in volata.
Parte dietro, nei pronostici, rispetto alle connazionali, invece, la recordwoman di successi iridati nel ciclocross, vale a dire la Cannibale Marianne Vos. Al netto di un bel podio raccolto sulla spiaggia di Mol due settimane fa, Marianne ha sempre faticato contro le tre sopraccitate. Nelle varie competizioni a cui ha partecipato di recente, fatto salvo appunto per l’appena menzionato Zilvermeercross, l’abbiamo vista tenere testa alle migliori nei primi giri per, poi, calare alla distanza. La fuoriclasse della Jumbo-Visma, chiaramente, non va mai sottovalutata, ma al momento sembrano mancarle le doti di fondo necessarie per tenere testa all’esuberanza delle più forti dopo i primi trenta minuti di gara.
I Paesi Bassi, peraltro, avrebbero altre due frecce fenomenali nella loro faretra: la vicecampionessa del Mondo in carica Annemarie Worst e l’ex campionessa d’Europa Yara Kastelijn. Ambedue, però, al momento non stanno rendendo al meglio delle loro possibilità. Worst, dopo un buon inizio di stagione, ha avuto un problema di overtraining e ormai da due mesi sembra l’ombra della crossista ammirata tra il 2019 e il 2020. Kastelijn, invece, nelle ultime settimane ha avuto una netta flessione per quanto concerne i suoi risultati, sintomo, probabilmente, di uno stato di forma non eccellente. L’unica nota positiva, per lei, è che il suo miglior piazzamento recente, un quinto posto, è arrivato nel Zilvermeercross di Mol, la sola gara sabbiosa che si è svolta negli ultimi sessanta giorni. Ad ogni modo, per entrambe il podio sembra un obiettivo quantomai complesso da raggiungere.
Le maggiori indiziate a mettere i bastoni tra le ruote alle neerlandesi sono la campionessa degli Stati Uniti Clara Honsinger, la quale, in quest’annata, si è rivelata al livello delle più forti sui tracciati duri, e la padrona di casa ed ex tre volte iridata Sanne Cant. Per la prima il problema potrebbe essere la sabbia. Honsinger, infatti, ha dimostrato di esaltarsi su percorsi con tanto fango e tanto dislivello, i quali hanno poco da spartire con il tracciato di Ostenda. Inoltre, è solita soffrire molto la partenza, ove perde sempre diverse posizioni. Cant, invece, pur restando un’ottima atleta, sembra aver smarrito il colpo di pedale dei suoi momenti d’oro. Spesso la troviamo nella top-10 o anche nella top-5 delle gare più prestigiose, ma da oltre un anno, ormai, non riesce a tenere testa alle migliori al mondo. Non va sottovalutata, infine, neanche la britannica Evie Richards, specialista del cross country, ma anche ottima crossista, la quale è reduce dal sesto posto della rassegna iridata di Dubendorf. Richards sta bene, come dimostra la recentissima top-10 a Overijse, e ha un grande motore, ma anch’ella, probabilmente, avrebbe preferito un circuito totalmente differente da quello che le crossiste affronteranno domani.
Per quanto concerne il contingente azzurro, la campionessa nazionale Alice Maria Arzuffi è il nome più quotato e sicuramente può competere per una top-10. Arzuffi, sulla sabbia, negli anni, è migliorata al punto da ottenere piazzamenti in top-5 in gare come Koksijde e Zonhoven. Tra le ragazze non provenienti da Belgio e Paesi Bassi, probabilmente, è quella che sa guidare meglio la bicicletta su questa superficie. Il Bel Paese, inoltre, potrà fare affidamento anche su un’altra atleta di altissimo rango come Eva Lechner, la quale è vicampionessa del Mondo in carica di cross country ed è già andata a medaglia anche nella rassegna iridata di ciclocross. Al contrario di Arzuffi, però, la bolzanina si trova meno a suo agio sulla sabbia e potrebbe soffrire il segmento di tracciato che si snoda lungo la spiaggia. La selezione nostrana, infine, schiera anche tre giovani di talento come Chiara Teocchi, Rebecca Gariboldi e Silvia Persico che punteranno a un piazzamento tra le prime venti.
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Foto: Shutterstock