Rally
Dakar 2021, Kevin Benavides trionfa tra le moto, Ricky Brabec vince l’ultima tappa ed è secondo. Doppietta della Honda
La parola d’ordine è una: traguardo. Con questo benchmark in mente, i centauri della 43ma edizione della Dakar sono partiti alle 5.30 italiane da Yanbu per raggiungere Jeddah, facendo ritorno nel luogo dove tutto era iniziato. 200 km di sicuro non paragonabili alla passarella sugli Champs-Élysées di un Tour de France. Nella Maratona del deserto solo dopo il traguardo la tensione può abbassarsi, guardando al cronometro. Speciale affrontata dai piloti, con la solita minaccia delle dune lungo il percorso e un finale dolce o amaro a seconda delle circostanze lungo le rive del Mar Rosso.
Quest’ultima prova ha sorriso alla Honda tra le moto, trionfante su tutti i fronti. L’americano Ricky Brabec ha concluso davanti a tutti con il crono di 2H 17′ 02” a precedere il compagno di squadra del Team Monster Energy Kevin Benavides (+2’17”) e l’austriaco della KTM Matthias Walkner a 4’13”. Un successo doppio per la Casa di Tokyo dal momento che Benavides, dopo essere giunto secondo nel 2018, ha centrato il successo nel rally raid più famoso del mondo a precedere di 4’56” Brabec e di 15’57” Sam Sunderland (oggi 12° a 13’07”). Per tornare a una doppietta del genere per la squadra nipponica, bisogna pensare al 1987 quando il francese Cyril Neveu trionfò davanti al nostro Edi Orioli.
A completare il quadro della top-10 di quest’ultima tappa troviamo l’americano Skyler Howes (Bas Dakar KTM Racing Team) a 5’49”, l’australiano Daniel Sanders (KTM Factory Team) a 7’11”, il ceco Michek Martin (Orion-Moto Racing Group) a 9’05”, lo spagnolo Lorenzo Santolino (Sherco Factory) a 10’31”, l’iberico Joan Pedrero Garcia (FN Speed – Rieju Team) a 10’40, il portoghese Joaquim Rodrigues (Hero Motorsports Team Rally) a 12’18” e l’altro iberico Jaume Betriu (FN Speed – KTM Team) a 12’35”.
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Foto: Julien Delfosse / LPS