Formula 1
F1, Carlos Sainz: “Sono pronto per l’avventura in Ferrari, sogno il titolo iridato da portare a Maranello”
Si è concluso il primo assaggio di mondo Ferrari per Carlos Sainz. Lo spagnolo ex-McLaren, Renault e Toro Rosso, ha svolto i due giorni di lavoro sul circuito di Fiorano (oggi solamente mezza giornata) totalizzando la bellezza di 150 giri con la SF71H, la vettura del 2018. Subito segnali positivi per il pilota nativo di Madrid, che si è rimboccato le maniche per bruciare le tappe nel suo percorso di conoscenza del nuovo team. L’occasione dell’esordio su una vettura con il Cavallino Rampante è risultata l’ideale per rilasciare la sua prima intervista da ferrarista per il volume Racing Activities, riportata da motorsport.com.
Cosa significa per te l’arrivo alla Ferrari? “Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile. Credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino! Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere”.
Qual è il tuo sogno più grande come pilota Ferrari? “Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato”.
Il 2020 è stato un anno difficile per la Ferrari, cosa ti fa pensare che il 2021 possa essere migliore? “Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi. La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile!”
Insieme a Charles formerai la coppia di piloti più giovane della Scuderia dal 1968 ad oggi. Uno stimolo o una responsabilità? “Non credo che l’età sia un fattore così rilevante. Semmai è l’esperienza che conta di più in questo sport. Ovvio che più anni hai e più esperienza hai accumulato ma ciò non vuol dire che tu sia necessariamente più veloce: ho solo 26 anni ma ho già alle spalle sei stagioni in Formula 1 e ho guidato per tre squadre prima di arrivare alla Ferrari. Charles ne ha 23 ma andrà a cominciare la sua quarta stagione, la terza con la Scuderia: conosce perfettamente la vettura e la realtà di Maranello. Quello che voglio dire è che, pur essendo una coppia così giovane, non siamo più dei debuttanti e comprendiamo bene che cosa significhi guidare per la Ferrari. Come ho detto in precedenza, non vedo l’ora di assumermi questa responsabilità in maniera positiva e sono sicuro che, insieme a Charles, sapremo dare alla squadra ulteriore motivazione, passione e voglia di vincere”.
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