Ciclismo

Fabio Aru si candida per i Mondiali di ciclocross: “Se il CT mi vuole, io sono disponibile”. Il Cavaliere verso l’azzurro?

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Fabio Aru si è ufficialmente candidato per partecipare ai Mondiali 2021 di ciclocross, in programma domenica 31 gennaio a Ostenda (Belgio). Il Cavaliere dei Quattro Mori è stato molto chiaro in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Il Mondiale è anche compatibile con il ritiro della squadra (la Qhubeka-Assos, sua nuova formazione, ndr.): iniziamo il 19 gennaio a Girona, restiamo lì sino a fine mese e dalla Spagna potrei andare direttamente in Belgio. Con le date ci siamo. Se il CT mi vuole, io sono disponibile“. E il CT Fausto Scotti sembra decisamente propenso ad assegnare una maglia azzurra al sardo, ne aveva già parlato pochi giorni fa ed è sempre stato molto vicino al 30enne: già nel 2007 e nel 2008 lo aveva selezionato per Europei e Mondiali in questa specialità, anche se in quelle occasioni si trattava di competizioni juniores. Fabio Aru potrebbe essere al via della rassegna iridata accanto ai due fenomeni Mathieu van der Poel e Wout van Aert? A questo punto non appare più una suggestione, ma un’ipotesi estremamente concreta.

Naturalmente il vincitore della Vuelta di Spagna 2015 non potrà competere alla pari con i mostri sacri del ciclocross, ma nel fango sta cercando la sua rinascita e da qui è ripartito per tornare in auge dopo tre stagioni molte buie e avari di risultati. Fabio Aru correrà oggi pomeriggio (ore 14.00) a Sant’Elpidio, dove andrà in scena l’ultima tappa del Giro d’Italia. Domenica sarà poi impegnato a Lecce per i Campionati Italiani. L’entusiasmo è a mille, come ha ribadito alla rosea: “Mi è tornato il piacere di correre e mi vedete così sorridente. Il fatto di ripartire ha contato e poi l’ambiente del fuoristrada mi ha accolto benissimo“.

Abbiamo di fronte un nuovo Fabio Aru, che si lava dopo la gara utilizzando una tanica di acqua, che fatica nella melma e nella neve, che mangia sui rulli: “Sono rinato. E mi alleno forte per queste gare, l’altro giorno sei ore e 195 km, da solo, facendo tutto il giro del lago di Como“. Dopo tre gare disputate negli ultimi dieci giorni (quarto ad Ancona, quindicesimo a San Fior, sesto a Cremona) e altre due in vista nei prossimi giorni, ci potrebbe essere anche la maglia azzurra all’orizzonte. Non la indossa dalle Olimpiadi di Rio 2016 (fu sesto, miglior azzurro dopo la caduta di Vincenzo Nibali): era una gara su strada ed era un altro Cavaliere, ora pronto a ripartire.

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Foto: Matteo’s Photo

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