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Ciclismo

Fabio Aru verso un ritorno al Giro d’Italia. La Corsa Rosa per risorgere

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Anno nuovo e vita nuova per Fabio Aru, che è pronto a lanciarsi nella sua avventura targata 2021 con i colori del Team Qhubeka-Assos, dopo stagioni da dimenticare e una carriera, a 30 anni, letteralmente da svoltare. Ci si aspetta molto dal sardo per questo 2021 rivoluzionario, a partire dalle sue amate grandi corse a tappe.

E dopo due annate passate tra Tour de France e Vuelta a España, e una raffica di delusioni, l’auspicio più bello è quello di poterlo rivedere al Giro d’Italia per puntare al suo terzo podio. L’ultima partecipazione alla Corsa Rosa del corridore di Villacidro risale al 2018, in cui terminò la sua gara a pochi passi dalla conclusione, precisamente alla diciannovesima tappa di Bardonecchia.

In precedenza è riuscito a salire sul podio nel 2015 al secondo posto, e nel 2014 al terzo; due annate per tre vittorie di tappa. Mentre la sua prima partecipazione è stata quella del 2013. Giunto al suo nono anno da professionista, con tredici grandi giri nelle gambe, tra cui la conquista della Vuelta a España 2015, è sicuramente arrivato il momento giusto per ridimensionare le priorità e puntare laddove si sente più sicuro. 

È impossibile negare una certa appartenenza, un certo legame, anzi, un certo conto in sospeso, tra Aru e il Giro; lasciato sempre e comunque in bilico ad un passo dal trionfo, da quella maglia rosa impressa nei sogni di ogni ciclista italiano. E se si pensa ad una possibile accoppiata con Domenico Pozzovivo, l’Italia potrebbe tornare a sperare e pensare in grande. Adesso non resta altro che attendere il percorso del Giro di quest’anno e i piani di Aru per questa sua nuova avventura sudafricana.

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Foto: Lapresse

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