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Judo, i qualificati dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Chi è in bilico e come funziona la quota continentale

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In attesa del primo torneo della stagione, in programma dall’11 al 13 gennaio a Doha, è arrivato il momento di analizzare la situazione della Nazionale italiana di judo nel percorso di qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo del 2021. In seguito al rinvio di dodici mesi dell’appuntamento a cinque cerchi, l’IJF (Federazione Internazionale di judo) ha fissato una nuova deadline valevole come ultimo giorno utile per ottenere punti nel ranking olimpico. Tutto ancora aperto dunque fino al 28 giugno 2021, anche se al momento c’è grande incertezza per quanto riguarda la composizione del calendario World Tour.

L’incognita principale è quindi legata inevitabilmente al numero di eventi che si disputeranno effettivamente da qui a fine giugno, nella speranza che la situazione sanitaria globale possa consentire l’organizzazione di qualche Grand Prix e Grand Slam dopo il Master di gennaio. L’Italia, ad oggi, sarebbe qualificata per Tokyo in 6 categorie di peso (su 14 totali), ma questa cifra può ancora mutare in base ai prossimi risultati degli azzurri in bilico. Manuel Lombardo, n.1 al mondo dei 66 kg, e Odette Giuffrida, n.4 del ranking nei 52 kg, sono di fatto gli unici già certi di rappresentare il Bel Paese in Giappone nelle rispettive gare individuali.

Situazione abbastanza favorevole ma non definitiva in campo maschile per Fabio Basile (73 kg) e Christian Parlati (81 kg), che proveranno a blindare un posto in zona qualificazione e a difendersi dalla rimonta di Giovanni (73) e Antonio Esposito (81). Per questi ultimi sarà davvero cruciale marcare punti pesanti in Qatar nel tentativo di diminuire il gap in classifica rispetto ai compagni di squadra, perché ogni Nazione potrà schierare al massimo un atleta per ogni categoria nel torneo olimpico.

Selezione tricolore virtualmente qualificata direttamente anche nei 63 kg con Maria Centracchio, chiamata però ad un cambio di marcia dopo un brutto 2020 per mettere al sicuro la sua posizione nel ranking – sempre più traballante – dagli attacchi di diverse avversarie straniere e della connazionale Edwige Gwend (per il momento seconda delle escluse a 237 punti di ritardo dalla molisana). Si profila invece un duello testa a testa tra Alice Bellandi e la belga Gabriella Willems per agguantare l’ultimo pass diretto a disposizione nei 70 kg, con la bresciana distante 96 punti dalla rivale.

La Campionessa del Mondo Junior 2019 sarebbe comunque qualificata al momento per l’Olimpiade grazie alla quota continentale, ma l’obiettivo è quello di volare a Tokyo dalla porta principale in modo da consentire ad un altro judoka italiano di usufruire del “ripescaggio”. In tal senso, il primo azzurro in lista d’attesa è sicuramente Nicholas Mungai (virtualmente fuori dai Giochi in questo momento), che spera di agguantare eventualmente la quota continentale rimasta vacante per volare in Giappone nella categoria 90 kg.

Strada decisamente in salita per tutti gli altri, con Francesca Giorda costretta ad ottenere un paio di exploit importanti per rientrare in corsa nei 48 kg dopo aver mancato di un soffio la qualificazione al Master. Chance al lumicino nelle altre gare, nonostante il recente ottimo quinto posto di Giorgia Stangherlin all’Europeo nei -78 kg, a meno di una progressione clamorosa in extremis (se il calendario lo permetterà) da parte di un atleta attualmente fuori dai radar.

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Foto: EJU

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