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MotoGP, Davide Brivio: “Nel 2014 provai a portare Valentino Rossi in Suzuki! Mir vinse il ballottaggio con Lorenzo”

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Davide Brivio, com’è già ampiamente noto, ha chiuso la sua magnifica esperienza in Suzuki e si appresta a diventare il team principal della Alpine, l’ex Renault, in Formula Uno. Un cambio di ruolo davvero notevole, in due mondi che sembrano sempre avere pochi punti di contatto in comune. Senza dubbio il dirigente brianzolo ha davanti a sé una sfida quanto mai stimolante ma, per il momento, preferisce parlare del suo passato, come ha fatto a MotoGP.com. L’ex team principal della Suzuki racconta diversi “dietro le quinte” di questi anni nella scuderia di Hamamatsu.

Tra queste una davvero gustosa su Valentino Rossi. “Nel 2014, dopo aver lasciato la Yamaha, stavo lavorando a stretto contatto proprio con il pilota di Tavullia. Shinichi Sahara, responsabile in Suzuki, mi chiese se fosse possibile avvicinare Valentino per farlo correre con la nostra moto. La sua risposta fu che non gli interessava questo passaggio di marchio e che voleva solo la Yamaha”.

A quel punto la Suzuki ha scelto un’altra direzione con Aleix Espargarò e Maverick Vinales, anche se come spiega Davide Brivio, c’era stato un altro tentativo davvero interessante: “Ho contattato anche Andrea Dovizioso, ma all’ultimo momento ha deciso di continuare con la Ducati. Ad ogni modo sono stato contento dei successi di Maverick che lo hanno portato alla Yamaha. Noi in Suzuki, invece, lo abbiamo sostituito con Alex Rins dal 2017, vincendo il ballottaggio con Johann Zarco. Era stata una decisione complicata ma abbiamo scelto bene, nonostante a quell’epoca molti avrebbero scelto il francese”.

Il nativo di Monza spiega poi l’ultimo bivio che ha dovuto affrontare in quel di Hamamatsu. Prima del 2019 ho iniziato a pensare a Joan Mir, perchè mi aveva davvero impressionato in Moto3, ma contemporaneamente si è aperta anche l’opzione di Jorge Lorenzo. Dovevamo scegliere tra di loro. Non abbiamo deciso a livello di piloti, ma a livello di filosofia. Prendere un pilota già fatto e finito o proseguire con un progetto più giovane. Visto il titolo vinto direi che abbiamo scelto bene” sorride.

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Foto: Lapresse

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