Vela
New Zealand e i nuovi foil: cosa cambia. Soluzione estrema o despistaggio? La spiegazione tecnica. Con vento forte…
Team New Zealand attende di conoscere l’identità del proprio avversario nel match race che metterà in palio la America’s Cup a marzo. I detentori del trofeo sportivo più antico al mondo stanno osservando con grande attenzione la Prada Cup, ovvero la competizione che prevede la sfida tra Luna Rossa, Ineos Uk e American Magic. Nel frattempo, però, i kiwi sono scesi in acqua nella baia di Auckland e hanno mostrato una rivoluzionaria versione di nuovi foil.
I padroni di casa si sono spinti davvero oltre i limiti, come hanno evidenziato i video circolati nella giornata di ieri. Vittorio d’Albertas e Pietro Pinucci di Quantum Sails hanno analizzato la novità tecnica. Come scrive d’Albertas sul suo profilo Facebook: “I nuovi foil di Team New Zealand sono, se possibile, più estremi dei precedenti. Invece di aumentarne la superficie, come sarebbe sembrato logico, i kiwi mostrano un disegno ad alto rapporto d’aspetto e ancora più magri di prima. Che cosa avranno scoperto? Puntano tutto sul vento sostenuto oppure si tratta di depistaggio?“.
La spiegazione tecnica entra ovviamente più nel merito: “Il cambiamento è teso a estremizzare ancora di più i concetti che erano già espressi sui foil precedenti. I foil precedenti avevano un punto di debolezza con vento leggero che erano riusciti a mascherare, ma per loro non sembra un problema, anzi sono andati più estremi di prima. Sembra che abbiano tolto un po’ di superficie tra i bulbi di raccordo e i foil stessi, sembrano che abbiano anche appiatato e portato più in basso e indietro il foil, accorciando un po’ anche la corda, anche se questo è difficile dirlo guardando le foto. Lo spostamento della superficie del foil verso dietro potrebbe portare a conseguenze interessanti. Se io porto la superficie più indietro, può essere che il timone si alleggerisca anche in senso alto-basso. Si tratta di un gioco tra il centro di lift e il baricentro della barca, ma sembra che bracci e bulbetti siano tutti verso avanti“.
L’obiettivo è acclarato: “Questa scelta va nella scelta della massima velocità, un po’ meno nel verso della manovrabilità facile. Le barche con foil più grandi hanno evidenziato di avere una manovrabilità più semplice, come ad esempio Luna Rossa e Ineos, diverso il discorso per American Magic. Ci sono due tendenze di progetto su questi foil, il rischio è che si diparta verso due strade diverse e che le regate siano ancora più condizionate dal vento“. Dunque è chiaro: con vento sostenuto New Zealand andrebbe velocissima, con vento leggero farebbe fatica. Si dice che a marzo la brezza non sarà sostenuta, ma sarà davvero così? Cosa succederà durante la Prada Cup? Luna Rossa e Ineos Uk sono su foil meno estremi, American Magic sembra più vicina alla versione dei kiwi. Staremo a vedere. E se i kiwi stessero facendo un po’ di depistaggio? Non bisogna escludere nulla…
VIDEO I NUOVI FOIL DI TEAM NEW ZEALAND:
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Foto: Luna Rossa Press