Nuoto
Nuoto, i giovani italiani da seguire nel 2021: Benedetta Pilato e Thomas Ceccon solide realtà, Lorenzo Galossi la novità
Il 2020 finalmente ci ha saluto. La stagione delle sofferenze e delle paure è alle spalle, anche se il nemico invisibile ancora c’è. Si dovrà attendere prima di usare la parola “Sipario” per qualcosa che si vorrebbe morto e sepolto.
Nell’era che ha reso opinabile il significato della qualifica “positivo” in una chiave esclusivamente confortante, la Nazionale italiana di nuoto, pur afflitta dai contagi, ha mostrato chiari segnali di vitalità a Riccione, sede degli Assoluti invernali. Sono stati i più giovani a mostrarsi pronti e a dire a tutti di esserci. Ci si riferisce a Benedetta Pilato e a Thomas Ceccon.
La ragazzina nativa di Taranto ha confermato tutte le sue qualità da agonista pura, staccando il biglietto per le Olimpiadi di Tokyo con il sensazionale crono di 1’06″02 nei 100 rana, sbriciolando il proprio personale di 1’07″06, migliorando il primato italiano di Martina Carraro (1’06″36) e realizzando la quarta prestazione di sempre in Europa. E così, con classe e determinazione, in 66″ l’azzurrina ha fugato tutti i dubbi degli scettici, conquistandosi un biglietto per i Giochi con merito senza se e senza ma. Per quanto concerne Carraro e Arianna Castiglioni la strada che porta alla competizione a Cinque Cerchi non è affatto preclusa: resta una carta olimpica nella prova individuale e il pass per la staffetta. Entrambe spingeranno al massimo per meritarsi il posto, consapevoli che nel prossimo campionato i limiti saranno più accessibili.
Pilato, dopo la firma nei 100, ha completato il quadro nei suoi 50 rana, distanza nella quale è argento mondiale. La 15enne, infatti, è diventata con il suo 29″61 (nuovo record italiano, migliorando il precedente limite che già le apparteneva di 29″85) la terza performer nel Vecchio Continente e la quarta a livello mondiale nella graduatoria all-time. Solo 21 centesimi la separano dal record del mondo dell’americana Lilly King. Un riscontro davvero sensazionale che rilancia in vista di quel che sarà e conferma quanto la quarantena e il rinvio dei Giochi siano stati una grande opportunità per potersi preparare al meglio e nello stesso tempo gestire tutta l’attenzione mediatica derivante dai suoi risultati in piscina. Benedetta, per dirla come il suo tecnico Vito D’Onghia, è un numero primo.
In campo maschile Ceccon ha compiuto un passo importante. Di lui si parlava già da tanto, ma per un motivo o per l’altro a livello seniores non era riuscito a sbocciare. Nella rassegna che metteva in palio tanto, il veneto ha risposto presente. Il 52″84 nei 100 dorso è stata una vera e propria perla, centrando il pass olimpico (52″8) e demolendo sia il record italiano di Simone Sabbioni (53″34) che il suo primato personale di 53″37. Un tempo da finale a Cinque Cerchi per lui che si augura, da questo punto di vista, di continuare la sua crescita per essere davvero della partita per qualcosa di importante in Asia. In questo contesto, Thomas ha dato una risposta rilevante anche nei 100 stile libero, stabilendo il suo personale di 48″65 (prec. 48″87) e avendo ancora enormi margini di miglioramento, vista la chiosa non perfetta negli ultimi 25 metri. Ceccon, poi, ha completato l’opera con il successo nei 50 farfalla, andando vicinissimo al primato italiano di Piero Codia (23″22 a 1 centesimo dal record italiano). L’allievo di Alberto Burlina, dunque, ha fatto vedere ciò che è e nell’anno olimpico non si poteva più scherzare.
Il 2021, dunque, per loro dovrà essere quello della riconferma, al pari di chi facente parte del club dei nati nel nuovo millennio vuol spiccare il volo ai Giochi da protagonista. I nomi sono quelli di Federico Burdisso (classe 2001, quarto ai Mondiali di Gwangju nei 200 farfalla e primatista italiano della distanza con il crono di 1’54″39) e di Marco De Tullio (classe 2000, quinto nella rassegnai iridata nei 400 stile libero con il primato italiano “Cadetti” 3’44″86). Per loro, vista la questione Covid, il pass a Cinque Cerchi c’è già e allora la curiosità nel vederli in vasca non manca.
Completiamo il quadro con Lorenzo Galossi, classe 2006, allenato da Simone Palombi. Il ragazzino ha fatto vedere doti importanti, siglando i primati italiani categoria “Ragazzi (14 anni)” dai 100 ai 400 stile libero con riscontri di un certo livello. Prematuro ogni tipo di discorso, ma già agli Assoluti invernali qualcosa di interessante lo si è notato.
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Foto: Lapresse