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Olimpiadi Tokyo 2021: dichiarato lo stato di emergenza nella città giapponese. Priorità vaccino per gli atleti?

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Non giungono notizie confortanti in merito alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Come riportato da Kyodo Times, il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area metropolitana di Tokyo e nelle adiacenti prefetture di Kanagawa, Chiba e Saitama, avallando il rafforzamento delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19. I motivi sono chiari: si sono registrati 2.447 nuovi casi nelle precedenti 24 ore, un record assoluto con gli ospedali che iniziano ad avere difficoltà di gestione dei pazienti.

Le nuove misure entreranno in vigore a partire da domani (venerdì 8 gennaio) fino al 7 febbraio. Le restrizioni riguarderanno gli orari di bar, ristoranti, negozi e altri locali, che dovranno chiudere le proprie attività entro le 20.00, orario dopo il quale non sarà permesso circolare se non per motivi strettamente urgenti. Non è un caso che venga incentivata l’attività di smart working dalle aziende, con l’obiettivo di ridurre al meglio possibile gli spostamenti. Inoltre, gli eventi pubblici sono stati limitati al 50% della capienza negli impianti preposti, non andando oltre i 5000 partecipanti.

Una situazione dunque complicata che può essere intesa anche come un campanello d’allarme piuttosto importante per il Comitato organizzatore dei Giochi, previsti dal 23 luglio all’8 agosto. Pertanto, a meno di 200 giorni dall’apertura della rassegna a Cinque Cerchi, quanto sostenuto da Richard Pound, membro del CIO, può avere un senso. Second Pound, infatti, il modo migliore per garantire lo svolgimento delle Olimpiadi è quello di agevolare gli atleti olimpici nel ricevere il vaccino perché questa operazione sarà percepita dall’opinione pubblica come un modo per garantire una manifestazione più sicura. Sarà davvero così?

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Foto: Lapresse

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