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Prada Cup, American Magic tornerà in acqua mercoledì. Niente inciuci: pagherà la fattura a New Zealand
E’ ormai trascorsa più di una settimana da quel 17 gennaio in cui Patriot, imbarcazione del consorzio American Magic, aveva rischiato di affondare a seguito di una spaventosa scuffia nell’Oceano Pacifico. Il round robin di Prada Cup, di fatto, era finito lì per gli statunitensi. La barca ha subito danni ingenti, a partire da una falla quadrata di circa mezzo metro sul lato destro. L’acqua di mare ha prodotto effetti corrosivi sugli impianti elettrici ed idraulici: insomma, un vero e proprio disastro.
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Subito Patriot è finita in cantiere con l’obiettivo di tornare in acqua per le semifinali contro Luna Rossa che inizieranno venerdì 29 gennaio e saranno al meglio delle 7 regate: occorrerà dunque vincerne 4 per andare ad affrontare i britannici di Ineos UK nell’atto conclusivo. Silvio Arrivabene, design product manager di American Magic, ha dichiarato che i lavori di riparazione sull’imbarcazione a stelle e strisce sono ormai a buon punto e verranno ultimati il 27 gennaio. Già mercoledì pomeriggio, dunque, Patriot potrebbe tornare in acqua ed avrà complessivamente un giorno e mezzo di navigazione da sfruttare in vista dei primi due match contro il team Prada Pirelli. L’equipaggio statunitense potrebbe pagare la ruggine e la lunga inattività, ma guai a sottovalutare la flotta di Terry Hutchinson, perché saranno sorretti da una carica speciale dopo quanto accaduto.
In questi giorni si è parlato molto dell’aiuto offerto dai Defender di Team New Zealand ad American Magic nel rimettere a nuovo Patriot. Il patron Grant Dalton era stato chiaro: “L’intera industria nautica si sta radunando attorno ad American Magic. Stiamo solo facendo la nostra piccola parte, se necessario“. Qualcuno ha però insinuato che i padroni di casa potessero aiutare gli americani non solo a riparare la barca, ma anche a modificarla, con il dichiarato intento di agevolare una loro vittoria nei confronti di Luna Rossa, tutt’ora considerata la rivale più pericolosa per l’America’s Cup. Da regolamento, tuttavia, non è possibile apportare delle novità strutturali alla barca. Tradotto: può solo venire riparata e tornare com’era prima della scuffia.
Arrivabene ha inoltre confermato che sarebbe stato impossibile effettuare i lavori di riparazione presso la base americana; per questo, dopo aver interpellato diversi cantieri, si sono rivolti a quello che ha costruito gli scafi di Emirates Team New Zealand. Verrà emessa una regolare fattura (milionaria?), che American Magic sarà tenuta a saldare. Tutto regolare, dunque. Nessun inciucio, o almeno così pare…
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Foto: Luna Rossa Challenge