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Prada Cup, meglio due timonieri o avere un tattico? La visione di Luna Rossa, l’intesa Ainslie-Scott, il tracollo di American Magic
Il primo weekend di Prada Cup ci ha regalato tantissime emozioni: Ineos Uk ha vinto quattro regate risorgendo dalla crisi delle World Series pre-natalizie; American Magic ha scuffiato e ha danneggiato il proprio scafo, vedendosi costretta a 8-10 giorni di lavoro; Luna Rossa vanta un record di due vittorie e altrettante sconfitte, palesando un buon rendimento con vento leggero e qualche criticità di troppo con brezza sostenuta. In tutto questo non bisogna dimenticare la battaglia legale vinta dal sodalizio italiano contro i britannici per il foro usato venerdì (warning pesantissimo, perché al secondo “sgarro” si incombe in una squalifica).
Questo e tantissimo altro, come la potenza dell’innovativo sistema di grindering di Ineos Uk e anche l’interessantissimo tema dei timonieri e dei tattici a bordo delle tre imbarcazioni impegnate nella kermesse che definisce lo sfidante di Team New Zealand per la conquista della America’s Cup, il trofeo sportivo più antico al mondo. Le tre imbarcazioni in acqua nel Golfo di Hauraki (Auckland, Nuova Zelanda) stanno adottando dei sistemi decisamente differenti tra loro e la prima battaglia è stata sonoramente vinta dai britannici.
Ben Ainslie, quattro volte consecutive Campione Olimpico, si è rivelato un timoniere di razza: il ribattezzato Big Ben Shark è infatti è stato un mostro in partenza nella prima regata contro Luna Rossa. In quella circostanza è stata bravo questo mostro della vela, ma nella seconda prova contro la barca italiana è stato lucido mentalmente e ha ascoltato attentamente il suo tattico a bordo, ovvero quel Gilles Scott che ha dimostrato di avere un’incredibile visione periferica del campo di regata. Ineos Uk è avanti 4-0, Luna Rossa è sul 2-2 e ha qualche dubbio: si è deciso di portare il doppio timoniere (l’australiano James Spithill, già vincitore della Coppa America) per averne uno su ogni lato della barca, ma si sente la mancanza a bordo di un tattico.
Una scelta che ha sicuramente dei pro, ma che ha anche qualche contro in termini di gestione della regata, di visione del campo, di fiuto del vento. Bisognerà trovare un rimedio a questa situazione per essere ancora più performanti, perché l’equipaggio sponsorizzato da Prada e Pirelli ha dimostrato di poter concretamente dire la sua. Poi ci sono alcuni timonieri che fanno di testa loro, nonostante possano contare su un tattico capace: è quanto successo ad American Magic, visto che Dean Barker non ha minimamente ascoltato il suo compagno quando gli ha detto che era pericolosa la virata che ha poi portato alla scuffiata. Tre modi diversi di gareggiare, tre visioni differenti e tre risultati altrettanto discordanti in questo avvio di Prada Cup. Nel weekend la doppia sfida tra Ineos Uk e Luna Rossa, gli italiani devono vincere entrambe le regate per accedere direttamente alla finale della competizione senza passare dalla semifinale contro American Magic.
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Foto: Luna Rossa Press