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Prada Cup, New Zealand aiuterà American Magic a riparare Patriot: è nata un’alleanza. Hutchinson ringrazia e scherza coi Big Mac…

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Nella notte italiana è successo qualcosa di davvero incredibile ad Auckland (Nuova Zelanda), dove va in scena la Prada Cup, la competizione che designerà lo sfidante di Team New Zealand per la conquista della America’s Cup, il trofeo sportivo più antico al mondo. Nel Golfo di Hauraki è nata ufficialmente l’alleanza tra Team New Zealand e American Magic: stretta di mano vigorosa tra i detentori del titolo e uno degli sfidanti. Gli statunitensi sono infatti alle prese con la ricostruzione di Patriot, barca distrutta a causa della scuffiata avuta nel finale della regata di domenica contro Luna Rossa. Gli uomini di Terry Hutchinson sono impegnati in una corsa contro il tempo per cercare di rimettere in sesto lo scafo, hanno dieci giorni di tempo prima della semifinale della Prada Cup (contro Luna Rossa o Ineos Uk).

Il team a stelle e stisce, però, potrà beneficiare dell’aiuto di Team New Zealand. Sì, i padroni di casa si sono messi totalmente a disposizione di American Magic: Grant Dalton, boss dei “kiwi”, ha offerto le risorse della sua formazione per aiutare gli americani a rimettere in acqua il loro AC75. Hutchinson incassa il bel gesto con gusto: “Penso che la proposta di Dalton si possa tradurre in questo modo: qualunque cosa voi abbiate bisogno, noi siamo qui per voi. Sono i padroni di casa e hanno tante persone che sono in grado di aiutarci. Si tratta di un gesto di sportività ai massimi livelli“. Una vera e propria alleanza sembra essere nata, vedremo quali saranno i frutti e se American Magic sarà competitiva in semifinale dopo aver accumulato quattro sconfitte in altrettante regate disputate durante il primo weekend di round robin (non gareggeranno nel prossimo fine settimana).

Riportiamo anche una simpatita battuta che Hutchinson ha rilasciato alle colonne del quotidiano neozelandese NZ Herald: “Gli uomini di New Zealand sono stati vicini al nostro equipaggio l’altro giorno durante il lungo rientro in porto e ci hanno offerto delle pizze. A dire il vero le pizze le abbiamo chieste noi e spero di non averli mandati in difficoltà col loro sponsor McDonald’s per non averci portato qualche Big Mac“.

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Foto: Luna Rossa Press

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