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Rugby, British & Irish Lions tour 2021: a rischio le sfide contro il Sudafrica

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Rischia di saltare l’atteso tour dei British & Irish Lions in Sudafrica quest’estate. Il tour doveva svolgersi l’anno scorso, ma l’esplosione della pandemia di Covid-19 aveva obbligato a spostare di un anno le sfide tra i migliori giocatori britannici e irlandesi e i campioni del mondo degli Springboks.

Tutto, dunque, rinviato all’estate 2021. Forse. I British & Irish Lions dovrebbero iniziare il prossimo 27 giugno il tour che li porterà a disputare otto partite, cinque contro le franchigie sudafricane e, infine, la serie di tre sfide contro il Sudafrica. Ma in questi giorni sono aumentati i dubbi sul tour, con il manager dei Lions Ben Calveley che è apparso tutt’altro che ottimista.

“Come ci si aspetterebbe, stiamo procedendo con i nostri piani basati sulle ultime informazioni a nostra disposizione. Tuttavia, data l’incertezza che continua a essere causata dalla pandemia di coronavirus sia in Sud Africa, sia nel Regno Unito e in Irlanda, siamo molto consapevoli della necessità di prendere una decisione tempestiva sulla migliore via da seguire – le parole di Calveley, che continua –. Non da ultimo, perché dobbiamo fornire chiarezza ai tifosi che hanno prenotato un viaggio in Sudafrica la prossima estate, o a coloro che pensano di fare il viaggio. A oggi, il consiglio di amministrazione dei Lions ha tenuto riunioni ripetute per discutere tutti gli scenari disponibili ed è in costante contatto. Si riunirà per tutto gennaio e fino a febbraio, se necessario, per esaminare tutte le informazioni e i dati rilevanti”.

Ma quali sono le possibili ipotesi sul piatto? La prima, ovviamente, è di continuare nel progetto originale, ma con un punto di domanda fondamentale. Cosa accadrebbe se a giugno/luglio fossimo ancora in una situazione tale da obbligare a far disputare i match a porte chiuse? Sarebbe un dramma da un punto di vista economico, perché sia i British & Irish Lions sia il Sudafrica non potrebbero permettersi i costi che il tour implica senza il ritorno economico della vendita dei biglietti, ma anche della vendita dei pacchetti di viaggio e di tutto l’indotto che ruota attorno al turismo dei tifosi britannici e irlandesi in Sudafrica.

La seconda ipotesi sposterebbe il tour di un altro anno, cioè al 2022. Di certo così si dovrebbero superare i problemi legati al Covid-19, ma se ne porrebbero due di carattere sportivo. In primo luogo vorrebbe dire ribaltare nuovamente il calendario internazionale (sia per quest’estate, con Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda che dovrebbero trovare avversarie da sfidare, sia per il 2022, dove invece le quattro nazionali non ci sarebbero), in secondo luogo perché il tour a un anno dai Mondiali potrebbe non venir accettato dalle tre Federazioni britanniche, e dall’Irlanda, che vedrebbero le loro nazionali ferme quando inizia la vera e propria preparazione per la Rugby World Cup.

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Foto: LaPresse

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