Rugby
Rugby, Franco Smith in vista dell’esordio nel Sei Nazioni: “Abbiamo una squadra giovane, c’è bisogno di coraggio”
L’appuntamento è per sabato 6 febbraio alle ore 15.15 e il luogo prescelto ha il sapore a Cinque Cerchi: lo Stadio Olimpico di Roma. Queste le coordinate spazio-temporali da tenere a mente parlando dell’Italia del rugby che farà il suo esordio nel Sei Nazioni 2021 contro la Francia.
Sono 32 i giocatori convocati da Franco Smith, head coach della Nazionale Italiana. Una lista che prevede anche cinque atleti invitati, ovvero cinque giocatori del Benetton che si uniranno ai compagni domenica 31 gennaio, vale a dire dopo il recupero della quinta giornata del PRO14 Benetton-Munster (previsto sabato 30 gennaio alle ore 18.00). I nomi sono quelli di Tommaso Allan, Callum Braley, Ignacio Brex, Marco Riccioni e Federico Ruzza. E’ stato però un avvicinamento con notizie importanti per il gruppo azzurro: Leonardo Ghiraldini ha detto addio al rugby internazionale dopo 107 presenze con la Nazionale, mentre Matteo Minozzi ha dato forfait e non prenderà parte al Sei Nazioni per una condizione fisica non ottimale.
“Abbiamo una squadra molto giovane con una età media di poco superiore ai 24 anni. Spaventarmi? C’è bisogno di coraggio e dare l’esempio. Questa è una compagine in costruzione e i giovani di qualità devono fare esperienza anche in campo. È così che possiamo arrivare a raggiungere l’obiettivo che tutti ci siamo preposti. Non sono tornato in Italia per fare la comparsa o per partecipare: voglio costruire – insieme a tutto lo staff e ai giocatori – una squadra che possa raggiungere risultati importanti sia a breve che a lungo termine”, le parole del CT Smith (fonte: gazzetta.it).
Determinazione e voglia di emergere anche dalle dichiarazioni dei giocatori. “Durante la Nations Cup si è creato un gruppo molto unito e non vedo l’ora di poter riprendere a lavorare insieme ai miei compagni in raduno. Essere tra gli atleti anagraficamente più “anziani” non è un peso: è una responsabilità. Ho appreso molto nella mia carriera da atleti come Parisse, Zanni e Ghiraldini. Con Leo ho avuto l’onore di vivere insieme l’ultima finestra internazionale a novembre: è stato un grande giocatore e leader che ha insegnato tanto a tutti”, le parole del capitano Luca Bigi (fonte: gazzetta.it).
La chiosa riportata dalla Rosea è arrivata dal presidente della Fir Alfredo Gavazzi: “È un torneo in grossa difficoltà per la pandemia. La situazione non cambia e condiziona anche questo torneo che verrà disputato a porte chiuse, senza nessun tifoso. Quella che si presenta è una Nazionale giovane, con tanta voglia di vincere. È vero che abbiamo vinto con il Sudafrica, e facciamo discretamente con la nazionale femminile e la Under 20, ma mancano le vittorie nel Sei Nazioni. Sarà nostro impegno cercare di portare la vittoria a Roma in questa edizione pur sapendo del valore dei nostri antagonisti”.
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Foto: LaPresse