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Ryder Cup 2023, Gian Paolo Montali conferma: “Ci aspettiamo l’inaugurazione del campo per metà marzo”
Il golf italiano è in trepidante attesa. Fra poco più di due anni il Bel Paese avrà l’onore di ospitare la Ryder Cup, storico torneo tra giocatori europei e le controparti statunitensi nato nel lontano 1927 e che verrà ospitato nel vecchio continente al di fuori della Gran Bretagna per la terza volta nella sua storia. Nel 2023, con un anno di ritardo rispetto a quanto preventivato a causa della pandemia di Covid-19, sarà l’impianto Marco Simone Golf and Country Club di Guidonia Montecelio ad ospitare la tradizionale manifestazione golfistica; in occasione dell’evento, il Governo italiano aveva stanziato 50 milioni di euro per le opere infrastrutturali che serviranno ad ammodernare il quadrante interessato, quello compreso tra via Nomentana e via Tiburtina, mentre già dal 2018 sono iniziati i lavori che interessano l’impianto golfistico. Ma quando termineranno questi lavori? A rispondere alla domanda è Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto Ryder Cup 2023 in un’intervista all’Ansa: “Il Marco Simone Golf & Country Club di Roma sarà prontissimo per il 2 settembre 2021 quando comincerà la 78/a edizione dell’Open d’Italia“.
Montali, allenatore della Nazionale italiana di pallavolo dal 2003 al 2007 conquistando sei medaglie tra Olimpiadi, Europei (due ori), World League e Grand Champions Cup, ha confermato che l’impianto golfistico sarà completato a strettissimo giro di posta: “Con il presidente della FIG Franco Chimenti, colui che ha fortemente voluto e raggiunto questo appuntamento internazionale, e insieme al board della Ryder Cup Europe e alla proprietà del Marco Simone, stiamo valutando l’ipotesi di inaugurare il percorso di gioco per le Idi di marzo“. Che tradotto, significa il 15 marzo: l’inaugurazione è dunque più vicina di quanto ci si potesse aspettare.
“Per l’Open d’Italia 2022 – spiega ancora Montali – e quindi un anno prima della Ryder italiana, i lavori su via di Marco Simone saranno ultimati e le strade pronte. Sarà una prova generale sulla viabilità a 12 mesi dalla grande sfida tra Europa e Usa. Ho avuto in tal senso rassicurazioni da parte della Regione Lazio e del Comune di Roma con cui la collaborazione è ottima“.
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Foto: Lapresse