Sci alpino, Marta Bassino a caccia del pokerissimo a Kronplatz, Vinatzer e gli azzurri per il riscatto a Schladming

Sarà un martedì ricchissimo per la Coppa del Mondo di sci alpino. Si comincia la mattina con il gigante femminile da Kronplatz sulla difficilissima pista Erta e poi si conclude la sera con lo spettacolo della night race dello slalom maschile di Schladming.

Si parte dunque dall’Italia per quello che è probabilmente il gigante più selettivo a livello femminile. La Erta è una pista veramente difficile da affrontare e dove solo le migliori riescono a vincere. C’è grande attesa per la squadra azzurra e soprattutto per Marta Bassino, la dominatrice della stagione con quattro vittorie su cinque giganti disputati.

La piemontese non ha mai vinto a Kronplatz, ma vanta due terzi posti e ha l’occasione di mettere un’ipoteca sulla coppa di specialità. Le rivali di certo non mancano, con Bassino che deve guardare in casa propria, vista la presenza di Federica Brignone, che ha vinto la prima edizione di questa gara nel 2017. Fari puntati ovviamente anche su Mikaela Shiffrin, ultima vincitrice nel 2019, e poi sul duello per la generale tra Petra Vlhova e Michelle Gisin, con la slovacca che ha allungato dopo Crans Montana.

Non solo donne, ma anche uomini protagonisti quest’oggi. Si corre a Schladming, senza purtroppo tutta la meravigliosa cornice del pubblico, che rende ancora più bella e spettacolare la night race. Una stagione di slalom finora incertissima. Tra i big hanno praticamente vinto tutti e manca all’appello solo il francese Clement Noel, finora molto deludente e con troppe uscite sul groppone.

Una gara questa di Schladming che deve essere anche un punto di ripartenza per Alex Vinatzer. L’altoatesino è reduce da quattro uscite consecutive in questo 2021 e sembra essersi un po’ perso dopo un grande avvio di stagione. E’ comunque tutta la squadra azzurra di slalom che deve risollevarsi e la speranza è quella che la battaglia interna per la convocazione al Mondiale possa sbloccare gli slalomisti italiani e farli uscire dal tunnel in cui sono finiti.

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Foto: LaPresse