Sci Alpino
Sci alpino, Zagabria 2021: l’Italia femminile si aggrappa a Marta Rossetti e Irene Curtoni. Squadra giovane all’assalto di Sljeme
L’Italia femminile di slalom, “orfana” di Bassino e Brignone che saggiamente hanno deciso di saltare Zagabria (e probabilmente anche Flachau, come da copione per le gare “singole” tra i rapid gates, cioè non accoppiate al gigante), sta preparando il prossimo appuntamento in Coppa del Mondo in quel di Tarvisio. Le azzurre si aggrappano a Marta Rossetti, 11ª nell’ultimo slalom disputato a Semmering lo scorso 29 dicembre, con il 4° tempo parziale nella seconda manche e una rimonta di 15 posizioni, e alla veterana Irene Curtoni.
In gara ci saranno anche Martina Peterlini (ancora alle prese con problemi alla schiena), Lara Della Mea, Anita Gulli e Carlotta Saracco. Compagine giovane e “acerba”, se vogliamo, eccezion fatta per Irene Curtoni. La buona prova di Rossetti in quel di Semmering non deve sorprendere più di tanto, sia per le qualità della bresciana, sia perché lei stessa aveva parlato di forma non ancora al top prima di Levi, mentre si era detta fiduciosa in vista della tappa austriaca. Detto, fatto. Ora Marta deve sognare la prima top 10, crederci veramente, e pensare a entrare nel primo gruppo della start list il più velocemente possibile. A Semmering non si è vista nemmeno la miglior Curtoni e dispiace, perché in Finlandia era sembrata ben altra atleta. Un passaggio a vuoto può capitare. C’è da ritrovare Della Mea, probabilmente più dal punto di vista mentale che tecnico, mentre Peterlini farà quello che la schiena le permetterà.
La pista sulla collina di Sljeme non è difficile, ma nemmeno così facile come sembra. Le italiane vantano due podi ottenuti da quelle parti, con Nicole Gius (2009) e Manuela Moelgg (2011), due atlete che normalmente prediligevano pendii di ben altro spessore tecnico. Segno che in realtà si può fare, eccome, anche domenica.
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Foto: Lapresse