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Sci di fondo: la Norvegia non andrà a Nove Mesto, mentre tremano le finali di Coppa del Mondo a Lillehammer

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Decisione drastica, ma non del tutto inaspettata, da parte della Norvegia, che dopo aver saltato Davos, Dresda e Tour de Ski non sarà in scena nemmeno a Nove Mesto, in Repubblica Ceca, per la relativa tappa di Coppa del Mondo di sci di fondo.

Troppo importanti, secondo il responsabile medico del team norvegese Øystein Andersen, i rischi legati al Covid-19, con la Repubblica Ceca che in quanto a numeri non li ha esattamente piccoli. Rimane il fatto che questa è una scelta non del tutto nuova, almeno per quanto riguarda l’alto livello. Due anni fa, a Cogne, prima dei Mondiali di Seefeld, non furono mandati personaggi di alto profilo: in questo caso non ce n’è proprio nessuno. La rassegna iridata di Oberstdorf, del resto, dista due giorni dal 21 febbraio.

Non è questo, però, l’unico problema che c’è in campo al fronte norvegese. Il Governo, infatti, per bocca del proprio Primo Ministro, Erna Solberg, ha cambiato radicalmente il proprio approccio rispetto alle competizioni internazionali. Solberg ha annunciato la chiusura totale delle frontiere, anche per gli sportivi: un provvedimento maturato a causa della diffusione della versione mutata del coronavirus.

In pericolo, in questo modo, ci sono numerose competizioni invernali, circa trenta, a partire dalle finali di Coppa del Mondo che erano appena state riassegnate a Lillehammer dal 19 al 21 marzo. Tra gli altri, è coinvolto anche il Raw Air Tournament di salto con gli sci, che si disputa a metà marzo sui trampolini di Oslo, Lillehammer, Trondheim e Vikersund.

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Foto: LaPresse

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