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Sci di fondo, Tour de Ski Val di Fiemme 2021: chi sarà la nuova regina del Cermis?

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Il secondo e ultimo giorno di riposo ha permesso alla carovana del Tour de Ski di trasferirsi in Val di Fiemme, che come d’abitudine sarà il palcoscenico della conclusione della prova multi stage per antonomasia dello sci di fondo. La valle trentina ha una lunga tradizione riguardo agli sci stretti, essendo stata inserita nel calendario del circuito maggiore sin dal 1990. Nel corso degli anni ha organizzato ben tre edizioni dei Mondiali (1991, 2003, 2013) e nel 2026 le sue nevi saranno teatro delle gare dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina. Inoltre dal 2007 ospita l’epilogo del Tour de Ski con l’iconografica scalata del Cermis. In questo 2021 l’atto finale si disputerà per il secondo anno consecutivo nel format della mass start. Sino al 2019, invece, l’ultima tappa era un inseguimento basato sui distacchi accumulati in classifica generale.

Comunque, prima di arrivare alla sfida finale, sono in programma altre due tappe. Venerdì si terrà una 10 km mass start in alternato, seguita da una sprint in alternato nella giornata di sabato. Domenica poi, la già citata “Final Climb”.

10 KM MASS START TC
La partenza in linea di 10 km a tecnica classica è una delle gare più frequenti nel programma della Val di Fiemme. Si pensi che dal 2008 a oggi è andata in scena per ben dodici volte! Ciò significa che negli ultimi tredici anni ha mancato l’appuntamento solo in un’occasione, ovvero nel 2014.
La più grande interprete di questa prova è la polacca Justyna Kowalczyk, impostasi in 3 occasioni, peraltro consecutive (2011, 2012, 2013). Sono invece 2 i successi della finlandese Virpi Kuitunen (2008, 2009) e della norvegese Heidi Weng (2016, 2018). Inoltre hanno raccolto 1 affermazione anche la slovena Petra Majdic (2010), la norvegese Therese Johaug (2015), la svedese Stina Nilsson (2017), la norvegese Ingvild Flugstad Østberg (2019) e la sua connazionale Astrid Jacobsen (2020).
In questo format l’Italia vanta due podi, entrambi firmati da Marianna Longa. La valtellinese si è classificata al posto sia nel 2010 che nel 2011.

SPRINT TC
La sprint è invece inconsueta sulle nevi del Trentino. A oggi se ne sono tenute solo cinque, di cui tre a tecnica classica. Dopo la vittoria della ceca Katerina Neumannova nella prova a skating del 2002, è salita in cattedra Marit Bjørgen. La norvegese ha primeggiato nelle 3 successive sprint, raccogliendo due ori iridati (2003 e 2013, peraltro in entrambe le tecniche); inoltre si è imposta nella gara di Coppa del Mondo del dicembre 2003, disputatasi in alternato. Infine, nel 2020, il successo della prova a tecnica classica è stato appannaggio della slovena Anamarija Lampic.
L’Italia vanta un podio. Merito di Sabina Valbusa, terza classificata nel 2002, quando però si gareggiò a skating.
In alternato il miglior risultato è il posto di Lucia Scardoni, ottenuto proprio lo scorso anno.

FINAL CLIMB
Infine, domenica, assisteremo alla “Final Climb”, ovverosia la scalata del Cermis. Sarà la quindicesima della storia. Sinora solo sei differenti fondiste hanno realizzato il miglior tempo in questa devastante prova che, in campo femminile, ha un’autentica divinità. Si tratta della norvegese Therese Johaug, capace di risultare la più rapida per ben 8 volte (2009, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2020)!
La norvegese Heidi Weng ha firmato il crono più rapido in 2 occasioni (2017, 2018), mentre ci sono riuscite in 1 edizione anche la ceca Katerina Neumannova (2007), l’ucraina Valentina Shevchenko (2008), la norvegese Kristin Steira (2010) e la sua connazionale Ingvild Flugstad Østberg (2019).
Le italiane hanno storicamente faticato sulla salita finale. Il miglior risultato mai ottenuto da un’azzurra è il posto di Sabina Valbusa nel 2010.

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Foto: La Presse

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