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Tennis, ritiri a pioggia nei tornei ad Antalya e a Delray Beach: una possibile strategia per il Covid?

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Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova“, così diceva Agatha Christie, scrittrice e drammaturga britannica notissima a tutti gli appassionati dei libri gialli. Non si vuole certo parlare di scena di un crimine, ma ragionare su quanto sta accadendo nel tennis, considerando i tanti ritiri che vi sono stati negli ultimi giorni nei tornei ATP che prenderanno il via il 7 gennaio, ovvero ad Antalya (Turchia) e a Delray Beach (Stati Uniti).

Ha fatto particolare rumore la rinuncia del giovane altoatesino Jannik Sinner, che avrebbe dovuto prendere parte all’evento sul cemento turco. L’azzurrino invece ha cambiato il proprio programma e d’accordo col suo staff ha deciso di dirigersi direttamente verso l’Australia, per sottoporsi alle due settimane di quarantena nel corso delle quali avrà modo anche di allenarsi con lo spagnolo Rafael Nadal. Tutto questo per arrivare pronto allo Slam australiano, in programma dall’8 al 21 febbraio.

Questa, come scritto su Ubitennis, potrebbe essere una strategia per evitare possibili rischi legati a un eventuale test positivo al Covid oppure a un contatto con una persona risultata positiva. In Turchia, in entrambi i casi citati, si deve osservare un periodo di isolamento di 10 giorni e questo potrebbe far saltare le coincidenze legate ai voli per l’Australia.

Una situazione che avrebbe valutato Sinner, come del resto hanno fatto altri: Borna Coric, Marco Cecchinato, Lloyd Harris, Ilya Ivashka, Marco Trungelliti, Benoit Paire e Taro Daniel sono gli altri tennisti a essersi ritirati prima del tempo. Un elenco piuttosto lungo di giocatori che potrebbe far pendere la bilancia sulle criticità relative ai protocolli anti-Covid. Lo stesso ragionamento può valere per il torneo in Florida, coi forfait di Milos Raonic, Andy Murray, Mikael Ymer, Federico Delbonis, Dominik Koepfer, Kei Nishikori e di Daniel Evans. Come detto all’inizio, un indizio è un indizio, ma più indizi sono qualcosa di più…

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Foto: Lapresse

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