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Tokyo 2021
Tokyo 2021, Thomas Bach contrario alla priorità di immunizzare gli atleti, ma alcuni Comitati lo faranno
Nel corso della videoconferenza stampa di Losanna il presidente del CIO Thomas Bach ha detto chiaramente che gli atleti non avranno alcuna priorità nella somministrazione del vaccino, ritenendo che questo spetti a medici e operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid-19. Non è un caso che Bach, in questo incontro, abbia espresso ferma determinazione nel ribadire un concetto: “Non è in discussione il fatto che i Giochi Olimpici di Tokyo si facciano, ma la modalità legata ai protocolli anti-Covid“.
Pertanto, il n.1 del Comitato Olimpico Internazionale è a lavoro, con i suoi collaboratori e tutte le autorità coinvolte in un evento così importante, e si può intuire che l’eventualità di Giochi a porte chiuse non sia così lontana dalla realtà. Un’opzione, ad esempio, presa in considerazione dal presidente della IAAF Sebastian Coe.
Nonostante però quanto espresso dal Bach, aumenta il numero di Comitato olimpici che sono favorevoli all’immunizzazione dei propri atleti in maniera prioritaria. In Israele, il Comitato ha annunciato di avere già avvicinato metà della propria delegazione e che, secondo le previsioni, completerà il tutto entro la fine di maggio. E’ chiaro che questo derivi anche dal fatto che in territorio israeliano oltre il 30% della popolazione ha già ricevuto la prima dose. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Belgio: il medico Johan Bellemans ha parlato di priorità nel vaccino in favore degli atleti per far sì che gli stessi siano messi nelle migliori condizioni per competere con altre realtà, come Israele appunto, più avanti nella gestione dell’emergenza sanitaria.
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Foto: Lapresse