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WTA Melbourne 1, Martina Trevisan spreca tanto, Andrea Petkovic torna al successo dopo quindici mesi

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Una sconfitta che sa di occasione sprecata per Martina Trevisan. La tennista fiorentina saluta subito il Gippsland Trophy (aka WTA Melbourne 1) perdendo in tre set contro l’esperta Andrea Petkovic, al ritorno alla vittoria dopo più di un anno dopo lo stop per un infortunio al ginocchio sinistro. Il 6-1 3-6 7-5 in due ore e ventidue minuti parla di un match combattuto per lunga parte, con l’azzurra che deve fare mea culpa per la prima frazione disastrosa ed un finale di partita in cui non è riuscita a concretizzare la sua maggiore freschezza fisica, predominante per secondo e parte di terzo set.

Partita che comincia nel segno dei break: nei primi tre giochi le due contendenti fanno fatica a trovare confidenza al servizio, con cedendo il fianco anche in maniera abbastanza facile. La Petkovic alza piano piano il livello, mostrandosi più performante rispetto all’unica sua uscita del 2020 quando perse al primo turno del Roland Garros contro la Pironkova ed è la prima a mantenere la propria battuta, mentre Martina è sciupona, non entrando mai nello scambio con parecchi errori da fondocampo. Anche perché la tedesca non le concede praticamente mai di esprimere i suoi angoli, riuscendo a dare sempre profondità alla sua pallina. I troppi doppi falli concessi, cinque in quattro giri al servizio, non aiutano, e la Trevisan sprofonda rapidamente, perdendo il primo set per 6-1 in 28 minuti.

L’unica consolazione è che non si può fare molto di peggio, una combattente come Martina lo sa bene e cerca di entrare nelle pieghe della partita. Conquista subito un break in apertura di seconda frazione, ma il servizio non le permette di fare la differenza. In un drammatico secondo game riesce a difendere due palle dell’immediato controbreak, ma sulla terza l’ennesima sbavatura permette alla tedesca di pareggiare subito i conti. La Petkovic non è però il rullo compressore del primo set e, condizionata anche dalla lunga inattività, inizia a sbagliare qualcosa anche lei, mentre Martina al sesto tentativo riesce finalmente a mantenere il proprio servizio, sbloccandosi mentalmente. L’azzurra ritrova il suo dritto che mette più volte alle corde l’esperta avversaria e capovolge l’inerzia della partita, diventando lei dominante nello scambio. Nel settimo gioco si aggiudica il break e non lo molla più chiudendo il secondo set per 6-3 in 51 minuti.

La partita sembra prendere la strada della toscana, che però getta al vento il primo game della terza frazione sul suo servizio che sembrava francamente già vinto con un errore dopo l’altro, compreso un doppio fallo che mancava da inizio secondo set. La Trevisan si trova nuovamente ad inseguire, mette pressione alla tedesca ma in 15 minuti non ne ricava nulla, rimanendo sotto per 2-0. Martina trova uno spiraglio nel quarto gioco tornando in linea di galleggiamento, ma sul tre pari, complice anche un palese nervosismo dovuta ad una vescica al piede sinistro, torna l’azzurra fallosissima del primo game, regalando un nuovo break alla Petkovic con quattro errori consecutivi.  La tedesca vede la linea del traguardo sempre più vicina dopo una striscia di dieci punti consecutivi vinti, ma sbanda vistosamente al momento di servire per il match e Martina ne approfitta per rientrare. La Petkovic sa di aver sciupato un’occasione e ha uno scatto d’orgoglio nel gioco successivo, procurandosi una seconda chance di chiudere la partita. Non basta il Medical Time Out per curare la vescica a distrarre la Petkovic, che torna ad alzare le braccia dopo 474 giorni dopo un errore della Trevisan. E curiosamente, l’ultimo successo della tedesca era proprio contro un’italiana, quella volta Camila Giorgi.

Martina Trevisan non tornerà in albergo contenta, soprattutto per quanto combinato nel primo set. Le statistiche vedono la Petkovic avanti di poco in pressoché tutte le statistiche: 94 punti a 86 totali, 5 aces a 1, 52% di punti con la prima di servizio e 53% con la seconda. Ma il primo set condiziona tutti i numeri, con l’azzurra autrice di 5 doppi falli su 7 totali, il 33% di punti totali vinti al servizio (9/27) e cinque palle break concesse.

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Foto: Lapresse

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